http://www.metal.it/album.aspx/14581/11299/
Per il sottoscritto parlarvi di Tenements (of the anointed flesh), quarta fatica degli inglesi The Axis Of Perditions non è affatto facile.
Non è una mera questione di cercare le parole più adatte a descrivere le dieci canzoni che costituiscono il cd. La difficoltà nasce in quanto ho ancora nelle orecchie 777 sect(s) dei Blut Aus Nord, autentico masterpiece di questo scorcio di 2011 in ambito black, e diretto concorrente dellalbum in questione.
Non che Tenements faccia la figura del vaso di coccio in mezzo a quelli di metallo, ma la pietra di paragone rischia di sminuire la valutazione di un album che ha in sé spunti davvero interessanti.
Senza contare che in questi giorni è uscito pure il nuovo dei connazionali Anaal Nathrakh
Il sound black/industrial dei The Axis Of Perditions non è mai stato facile da digerire, chi vi dice lopposto o mente o vi prende in giro, e non lo è neppure in questa occasione.
Tenements va ascoltato più volte, anche a pezzi, prima di esser assimilato. Figuriamoci capito.
Le schizofrenie, il sound frenetico e altamente sincopato, i campionamenti elettronici che si sovrappongono allottimo lavoro della batteria, creano un effetto disturbante ed alienato capace di far provare in alcuni momenti una vera e propria fastidiosa ossessione.
Dopo lintroThe sleeper, lincubo prende forma con la doppietta Unveiled e Unbound, il cui intricato procedere toglie i punti di riferimento allascoltatore rimescolando più volte le carte tramite un riffing chirurgico.
Non che nei successivi brani i The Axis Of Perditions siano più prevedibili, ma rimane forte limpressione che questi due pezzi siano i più rabbiosamente ispirati del lotto.
La produzione è forse il vero anello debole di Tenements . Il suono delle chitarre sembra troppo distante e low-fi, molto distorto ma privo di un reale spessore che ne avrebbe aumentato la valutazione finale.
Alla fine dellascolto, rimane la sensazione che la band inglese debba ancora completare il processo di maturazione prima di poter essere alla pari con acts doltremanica quali Deathspell Omega, Blut Aus Nord e Darkspace.
Per il sottoscritto parlarvi di Tenements (of the anointed flesh), quarta fatica degli inglesi The Axis Of Perditions non è affatto facile.
Non è una mera questione di cercare le parole più adatte a descrivere le dieci canzoni che costituiscono il cd. La difficoltà nasce in quanto ho ancora nelle orecchie 777 sect(s) dei Blut Aus Nord, autentico masterpiece di questo scorcio di 2011 in ambito black, e diretto concorrente dellalbum in questione.
Non che Tenements faccia la figura del vaso di coccio in mezzo a quelli di metallo, ma la pietra di paragone rischia di sminuire la valutazione di un album che ha in sé spunti davvero interessanti.
Senza contare che in questi giorni è uscito pure il nuovo dei connazionali Anaal Nathrakh
Il sound black/industrial dei The Axis Of Perditions non è mai stato facile da digerire, chi vi dice lopposto o mente o vi prende in giro, e non lo è neppure in questa occasione.
Tenements va ascoltato più volte, anche a pezzi, prima di esser assimilato. Figuriamoci capito.
Le schizofrenie, il sound frenetico e altamente sincopato, i campionamenti elettronici che si sovrappongono allottimo lavoro della batteria, creano un effetto disturbante ed alienato capace di far provare in alcuni momenti una vera e propria fastidiosa ossessione.
Dopo lintroThe sleeper, lincubo prende forma con la doppietta Unveiled e Unbound, il cui intricato procedere toglie i punti di riferimento allascoltatore rimescolando più volte le carte tramite un riffing chirurgico.
Non che nei successivi brani i The Axis Of Perditions siano più prevedibili, ma rimane forte limpressione che questi due pezzi siano i più rabbiosamente ispirati del lotto.
La produzione è forse il vero anello debole di Tenements . Il suono delle chitarre sembra troppo distante e low-fi, molto distorto ma privo di un reale spessore che ne avrebbe aumentato la valutazione finale.
Alla fine dellascolto, rimane la sensazione che la band inglese debba ancora completare il processo di maturazione prima di poter essere alla pari con acts doltremanica quali Deathspell Omega, Blut Aus Nord e Darkspace.