ECNEPHIAS - "Ways of Descention" - Reviews

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ECNEPHIAS - Ways Of Descention
Code666/Audioglobe

Recensione di Paolo "Cernunnos" Vidmar

Voto: 7.5

Ringraziamo gli Ecnephias.
Grazie a gruppi come loro, infatti, la grande e mai troppo acclamata tradizione occulta nazionale rimane in vita nel metal e nella musica in generale. Una tradizione che nasce con prepotenza negli anni '70 e che è continuata a singhiozzo sino ad oggi. Grazie a gruppi colti e misteriosi come gli Ecnephias il mood occulto rimane vivo nella musica. Estrema. La band del Sud Italia non ha perso tempo e negli ultimi anni si è fatta sentire e con pazienza ha saputo creare uno stile personalissimo, dedito alla fiamma nera e all'occultismo. Non sforzatevi di capire se gli Ecnephias suonano death o black metal o chissà cos'altro, non ha importanza, il fine ultimo della band è ben più alto. Il metal viene piegato ad una volontà chiara e tremenda: scuotere le tenebre e sondare l'ignoto, ciò che si è nascosto per millenni, ciò che, appunto, è davvero il lato occulto dell'esistenza.
"Twist Of Personality" o "A Strange Painting" sono brani che mettono i brividi, hanno un'atmosfera tetra e che sa di antico, pronta a svelare delle verità torbide nascoste per secoli. In passato la band sin da subito dimostrato una certa personalità, c'erano delle lievi somiglianze a gruppi come Haggard e Virgin Black, ma ora lo stile è assai più estremo, arriva fino ad includere riffing death e black metal, ma non appartiene a nessuno di questi generi. Gli Ecnephias fanno a meno di simili etichette, a loro interessa solo continuare nel cammino che un giorno li porterà alla conoscenza intima dell'Occulto. Durante questo percorso macchiato da sangue nero che porta il nome di "Ways Of Discention", s'inserisce un esperimento musicale che vi stregherà e vi farà capire quanto i segreti della nostra terra possano influenzare le menti di giovani artisti così attratti dalla sua storia insabbiata, tanto da essere disposti a sacrificare la propria anima.
Le tenebre avvolgono l'intera release, la tradizione della musica occulta rinasce all'improvviso in questa opera che mira alla conservazione di un feeling, ma che contemporaneamente si lancia alla ricerca disperata di nuove conoscenze torbide. La presenza di brani che narrano di torbide vicende di un monaco medievale realmente vissuto nel nostro paese altro non fa che aumentare il fascino arcano di questa release.
Ottimi ed intelligenti musicisti, pazzi visionari della manifestazione demoniaca in musica, gli Ecnephias vi faranno vivere un'esperienza contorta, ma rivelatrice di sublimi verità nascoste.
L'unico rammarico è che gli Ecnephias rappresentino una rarità nella nostra scena nazionale e non siano la punta di un iceberg composto da decine e decine di band votate all'arte occulta.
Caldamente consigliato agli amanti delle tenebre.
 
http://www.empireofdeath.com/public/template4/dettaglio_recensione.asp

ECNEPHIAS
“Ways of Descention”

Code666

Voto: 73/100 by Kratos


Recensire un lavoro come “Ways of Descention” sulle pagine di EmpireOfDeath è compito difficile e scomodo, non tanto per la qualità intrinseca della band e del disco in questione, ma per il semplice fatto che la proposta musicale non è death metal, ma il death metal, in qualche modo, è comunque contenuto all’interno dell’opera in questione.
La band italiana, già presentata sulle nostre pagine ai tempi della recensione del debut album “Dominium Noctis” (un album più quadrato ed inquadrabile) torna quindi sulle scene ampliando il discorso intrapreso con il disco precedente e proponendo un miscuglio di doom, gothic, symphonic e death che, più che sulla violenza, punta alla creazione di atmosfere oscure e mistiche.
I patiti della violenza tout-court storceranno il naso, quindi meglio per loro rivolgere portafogli ed orecchie verso altri lidi; chi invece è alla ricerca di qualcosa di particolare con il quale prendersi una pausa da violenza e brutalità, dedicandosi ad una proposta non priva di profondità e di fascino, dia una possibilità agli Ecnephias ed a “Ways of Descention” che, seppur derivativo in alcuni passaggi, ha diverse frecce al proprio arco.
La band guidata dal bravo vocalist Mancan conosce bene i diversi generi e li maneggia con stile, sa come creare le giuste atmosfere notturne e spettrali e riesce ad esprimersi bene sia nei passaggi più violenti (sempre comunque molto controllati), sia nei momenti più introspettivi ed oscuri.
Chitarre classiche si alternano a sfuriate elettriche, growling e screaming lasciano spazio a canti simil gregoriani e voci pulite (talvolta in idioma italico) in un gioco di (fioche) luci e (profonde) ombre che persiste per tutta la durata dell’album.
Un album che non cambia le sorti del doom/gothic/death (difficile comunque trovare una definizione per gli Ecnephias), ma che, al di là della preferenza per un genere o un altro, si rivela congegnato e prodotto con piglio professionale e cognizione di causa. Sembra di trovarsi in un sabba al quale stanno partecipando King Diamond, Moonspell e Septic Flesh, ma riuscire ad individuare quale di queste voci esca dal coro risulta impossibile in quanto la proposta degli Ecnephias riesce a rimanere compatta nonostante le numerose sfaccettature.
Esempio lampante della bontà della proposta sono l’opener “Secrets of a Black Priest”, oscuramente epica e dall’incedere solenne, così come la successiva “Twist of Personality”, maggiormente violenta e dal riffing tagliente ma melodico, due brani sostanzialmente molto diversi ma che mantengono entrambi il marchio degli Ecnephias.
Degne di menzione le atmosfere raffinate e decadenti di “Marylene’s Lustful Whims”, mentre da rivedere alcune scelte vocali quando si decide di esprimersi in idioma italico, non sempre convincenti e ben amalgamate nel contesto nonostante sia decisamente azzeccata l’intuizione di mescolare inglese, latino ed italiano per ampliare ulteriormente il discorso musicalità.
L’impressione comunque è che ci si trovi di fronte ad una band decisamente maturata rispetto al già interessante disco d’esordio e che, smussata qualche imprecisione/incertezza, riuscirà ad esprimersi ancora meglio al terzo album da studio, da sempre banco di prova per un gruppo che voglia davvero affermarsi.
Concludendo, gli Ecnephias ci consegnano un buon lavoro dedicato soprattutto agli amanti dell’oscurità e della melodia, della notte e del gotico mai pacchiano o inutilmente ridondante: provino a farsi avanti le anime che si sono perse nelle tenebre, perché potrebbero ritrovare la propria strada in “Ways of Descention”…

PS: A dare un ulteriore peso specifico alle sinistre atmosfere dell’album ci pensa un interessante concept riguardante un prete occultista italiano del 1700.
 
http://www.brutalism.com/content/ecnephias-ways-of-descention

Review on BRUTALISM.COM

Ecnephias
Ways Of Descention

Rating 3/5

Italy's Ecnephias formed in 1996, but took ten years to find their musical niche before they released their first album. Combining death metal, doom metal, and symphonic music, they crafted a dark, eerie soundscape for themselves with their debut, Dominium Noctis. Drawing on influences such as My Dying Bride, Virgin Black, and Therion, the band delve further into the gothic doom metal world when they dreamt up their second album, Ways Of Descention.

It's spooky and eerie with a beautiful aggression not seen often in doom metal.

"Secrets Of A Black Preist" starts out with some choir vocals and then wavers into the heavier, slow distortion of doom metal. Keyboards drone in the background over ugly growls and spoken word passages; they aren't as pronounced as some doom metal bands but instead have a distorted rasp to them. However, the choir vocals really add depth and grandeur when they are layered over the harsher ones. "Twisted Personality" is more chaotic with the guitars and drums and the lack of choir and keyboards. The cleaner vocals aren't as distorted but still sound faded, as if they're being sung underwater. "Beyond Suspicion" starts outs with a melodic guitar passage before eurpting into distorted chords. It is a pretty standard doom metal track, but some more dynamics near the end when things quiet down for a piano passage and more pronounced cleaner vocals.

"Empty Cold Veins" is a more symphonic gothic metal influenced track because it features more piano, a less distorted use of the guitars, and long, drawn out vocal passages that border a good mix of funeral/ symphonic doom. "A Strange Painting" unfortunately starts to make the album lose originality as it sounds like a standard doom/ melodic death metal album with an even tempo on the guitars, grunted vocals in short barks, and a lack of the piano and choir vocals that made the music so dynamic from the beginning. Of course, the album is instantly redeemed from the short, eeire instrumental "Il Martirio di San Lucifero" which sounds like a dark, gothic piece pulled straight from a haunted house. "Marilene's Lustful Whims" adds more keyboard and keeps an energetic pace on the chords while still shrouding everything in distortion. At one point things quiet down and the same eerie clinks can be heard from the previous track. The vocals range from the usual grunt to a heavy, breathing rasp that really suits the atmosphere of the music well; a shame the vocalist doesn't do that more often.

"Eternally Bound" adds more clean vocals and a new style with the guitars. Instead of the usual standard chord crunching, one guitar sings above the rest and makes a profound statement of melody. The keyboards really get their eerie melodies going when they can be heard in the background, adding a heavy dose of horror-metal to the music. The album closes on the instrumental "Il Nostro Patto." Mostly composed of only piano, the vocals again add a new style with soft whispers before inviting the choral vocals back in. It's a very bombastic way to end the album, but also unfortunate that moments like these were not used throughout the rest of the album.

All the pieces are there to make Ways Of Descention a great doom/ gothic metal album. Ecnephias know how to make a diverse album with the right musical score to match their lyrical themes of witchcraft, horror, and paganism. However, it would have been better if they had taken more from the instrumental tracks and added them to the metal tracks to make an even lusher soundscape. Don't worry, though.
Anyone who likes doom metal in the likes of Paradise Lost, Darkseed, or Catamenia will find this a treat. And fans of the band already will appreciate the vast improvement from the debut album.

Label Name:
Code 666 Records
Label E-mail:
emi@code666.net
Label Website:
http://www.code666.net
September 11, 2010 - 19:35

Posted by devilmetal747
 
http://www.seaoftranquility.org/reviews.php?op=showcontent&id=9781
:devil:

Ecnephias
Ways of Descention

by Denis Brunelle

Rating: 4/5

Code666 is a cool Italian label that has been promoting the type of bands not afraid to push the envelope. Ecnephias is one of such interesting acts hailing from Italy. Founded by frontman Mancan (vocals & guitars) in 1996, Ways of Descention is their third offering.

Although being labeled as obscure metal, this new album goes easily down your hearing equipment. This music is not too extreme or too soft, even less weird to point where it does not make any sense. The distorted riffing, occasional fast tempos and tremolo picking leads are there to remind us that this is metal music, but there are more things happening on this disc. This obscure music is full of harmonies while bearing a sense of drama, as well as a slight theatrical edge.

The vocals of Mancan are superb here, especially in his clean rendition with a deep tone in them. His ability to sing in a Gregorian fashion is quite impressive, and his rasp is pretty good too. The melodic clean guitar parts combine gracefully with the piano and keyboard arrangements. A bit of samplings and electronics add their own little atmospheric touches in a few occasions.

Ways of Descention is a pleasant obscure Italian opus with plenty of intelligent song writing skills. I personally preferred the odd numbered tracks although there are no bad numbers on this one.
 
ECNEPHIAS week at Metalreviews.com! :Spin:

Dominium Noctis (75/100)
http://www.metalreviews.com/reviews/detail.php3?id=6752

"As with the last album, the more I listen, the more things I find to like".

Charles


Haereticus (no quote)
http://www.metalreviews.com/reviews/detail.php3?id=6753

"This may be my favourite of the band’s releases, and I’m getting to know them all pretty well by now".

Charles


Ways of Descention (65/100)
http://www.metalreviews.com/reviews/detail.php3?id=6231

"Some of the tunes just have this endearingly campy atmosphere, and its riffs are often just clever enough to give The Ways of Descention a foot-tapping charm. Perhaps I’ve worked myself round in circles finding oddity and amusing features in what’s really just prosaic goth-fodder. Regardless, though, it probably deserves more than the one or two dismissive listens I was initially inclined to give it".

Charles
 
http://www.shapelesszine.com/recealbum/ecnephias-waysofdescention.htm

:devil::devil::devil:


ECNEPHIAS
Ways Of Descention
Etichetta: Aural Music / Code 666
Anno: 2010
Durata: 41 min
Genere: black/gothic metal sinfonico

Voto: 7.5

Ecco qui il nuovo album degli Ecnephias, pubblicato dalla Code 666.
Si tratta del secondo full-length del gruppo, che segue di quattro anni la pubblicazione dell'esordio "Dominium Noctis".
La discografia del gruppo è completata dal MCD "Haereticus" e dal demo "November". Le recensioni di tutti questi lavori possono essere trovate negli archivi di Shapeless Zine, assieme alle notizie biografiche degli Ecnephias.
"Ways Of Descention" (dove la parola "Descention" è da intendersi come un misto tra "Descent" ed "Ascention") è corredata da una copertina molto strana, dai colori verdastri. In essa sono rappresentati degli scheletri, sì, ma anche tre figure vestite in abito monacale, delle quali una indossa il teschio di un caprone come maschera. Il libretto di dodici pagine contiene tutti i testi, le fotografie dei musicisti e le varie informazioni relative alla realizzazione del CD. Da queste apprendiamo che la formazione che ha inciso il CD ha visto la partecipazione di Mancan (voce e chitarra), Sicarius Inferni (tastiere e piano), Aran Morion (basso), Akeron (chitarre) ed Atlos (batteria).
"Secrets Of A Black Priest" è introdotta da un canto in latino e dai rintocchi di una campana. Quando parte la canzone vera e propria, ecco che gli Ecnephias ci avvolgono con una musica oscura e malinconica. Stilisticamente, gli Ecnephias si esprimono tramite un black metal sinfonico e melodico, in questo caso fortemente influenzato da certo gothic dei primi anni '90 (Moonspell, in particolare). La ritmiche sono quasi sempre lente, o comunque poco dinamiche: la doppia cassa si fa sentire solo in occasione dei ritornelli o in pochi altri passaggi significativi. Il gruppo ha preferito dare enfasi alle sezioni introspettive, misteriose e tristi del brano, ed i momenti di maggior potenza assolvono quindi ad una funzione liberatoria, dato che sembrano sprigionare quell'energia così trattenuta nel corso, ad esempio, delle strofe. Intelligente l'utilizzo di varie lingue nel testo: in questo caso inglese, latino ed italiano. Ottimi i cori in latino che arricchiscono l'arrangiamento del brano.
Solita valida prova di duttilità di Mancan dietro al microfono, in grado di passare con naturalezza da un digrigno tipicamente black al gutturale, al cantato pulito.
"Twist Of Personality" è una traccia più decisa, che alterna passaggi fieramente melodici a riff black molto tradizionali. Considerato il fatto che lo stile di Ecnephias è piuttosto omogeneo e coerente, molti dei commenti relativi alla prima traccia possono valere benissimo anche per questa seconda, così come per altre del CD. "Twist Of Personality" è meno complessa di "Secrets Of A Black Priest", e più simile a quanto prodotto dal gruppo lucano in passato. E' comunque una prova di solidità, sostenuta ottimamente da un arrangiamento sicuro e stratificato, di gran valore artistico.
"Beyond Suspicion" è una prova onesta di black metal sinfonico, interpretato con la consueta professionalità dai musicisti. Il suono degli Ecnephias è davvero avvolgente e comunicativo, e dota il black metal di un "calore" singolare, che lo rende introspettivo, ma che allo stesso tempo dona al tutto delle curiose suggestioni mediterraneo. Da sempre, la band di Mancan vuole comunicare sensazioni all'ascoltatore, tramite una musica molto attenta ai suoni ed alle melodie, e grazie ai testi mai banali. "Beyond Suspicion" riesce nell'intento di rivolgersi all'interiorità degli ascolatori, senza perder nulla però in impatto ed in istinto, due elementi così importanti nel black metal.
"Empty Cold Veins" rappresenta un'efficace punto di incontro tra l'ispirazione più genuinamente gotica degli Ecnephias, ed il solito black metal.
"Empty Cold Veins" è un ibrido di rara bellezza, che unisce riff semplici e diretti ad arrangiamenti carichi di evocatività, che nella seconda parte del brano possono richiamare alla mente i Paradise Lost del periodo "Draconian Times". La prima parte invece, con il suo alternarsi di riff black e melodie inusuali, non è distante da certi Inchiuvatu. Il marchio del gruppo è comunque indelebile, ed "Empty Cold Veins" si candida senz'altro come una delle composizioni più rappresentative del CD.
"A Strange Painting" gioca molto sull'alternarsi di un tema iniziale incisivo e semplice, ed un secondo tema principale strutturato su un ritmo molto agile ed inusuale. La traccia non sorprende certo per la sua originalità, infatti i riff sono tutti piuttosto nella norma. Per fortuna, gli artisti si sono dimostrati intelligenti in molte scelte compositive, così che la sensazione di già sentito non si trasformi mai in banalità o prevedibilità. Anzi, sembra sempre che "A Strange Painting" possa prendere una svolta imprevista, che però non viene mai presa. Comunque, un brano piacevole, anche se non esprime al meglio il talento di Mancan e soci.
"Il Martirio Di San Lucifero" è uno strumentale sinfonico che divide in due "Ways Of Descention". Ben composta ed arrangiata, la composizione riesce nel suo intento di evocare atmosfere decadenti, gotiche ed orrorifiche. Un intermezzo che assolve il suo compito alla perfezione.
"Marilene's Lustful Whims" è una traccia decadente e malinconica, nobilitata da una raffinata oscurità. La prima parte sembra ispirarsi ai Cradle Of Filth più gotici dei primi album, storpiati da qualche bizzarria alla Morgul o alla Inchiuvatu. La composizione poi si incattivisce, ma non si allotana dai mesti territori melodici che la rendono tanto affascinante.
"Eternally Bound" è un altro dei capolavori di questo album. Gotica come non mai, sia come ritmiche che come melodie e scelte dei suoni, è un esempio del talento elevatissimo di questi ragazzi. Gli Ecnephias riescono ad omaggiare i primi Paradise Lost, i My Dying Bride ed i Moonspell del primo EP senza penalizzare la loro personalità. Una canzone maiuscola, da ascoltare e riascoltare senza stancarsi mai. Bellissimo arrangiamento! Segue una pausa ed un intermezzo per pianoforte.
"Il Nostro Patto" chiude il CD in maniera bellissima. E' una canzone melodica, nella quale Mancan dimostra le sue notevoli capacità espressive. Il ritornello, così sacrale ed imponente, tocca i cuori degli ascoltatori. Una grande chiusura, davvero. Complimenti.

Con questo nuovo CD, gli Ecnephias hanno confermato tutte le loro qualità. Forse non sono riusciti a sfornare un capolavoro assoluto, ma è evidente che la band lucana abbia capacità fuori dal comune. Se non altro, il loro stile è davvero particolare, nonostante sovente si assesti su scelte melodiche e stilistiche piuttosto tradizionali.

Gli Ecnephias continuano a proporre la musica che amano, con una costanza ed una capacità davvero notevoli. Io sono ancora in attesa del loro disco migliore, poichè nulla mi toglie dalla testa che le loro qualità non siano ancora state espresse al meglio.

Potenzialmente, gli Ecnephias potrebbero essere un gruppo grandissimo.

Per ora, sono solo un gruppo di grande valore, uno dei nomi più importanti dell'underground estremo nazionale.
Sosteniamo gli Ecnephias, con passione. Così come sempre abbiamo fatto.

(EGr - Ottobre 2010)

Contatti:
Mail Ecnephias: ecnephias@hotmail.it
Sito Ecnephias: http://Www.ecnephias.com/

Sito Code 666: http://www.code666.net/

Sito Aural Music: http://www.auralmusic.com/
 
http://www.metalkingdom.net/album/review_content.php?idx=4623

Band : Ecnephias
Album : Ways of Descention
Type : Studio
Release Date : 2010
Label : Code666
Country : Italy
Genre(s) : Black Death Doom Metal
Running Time : 40:00

Reviewer : Nerio (84/100)


Ecnephias return after the Ep "Haereticus" with a new album titled "Ways Of Descention" (Descention is a pun) under Code666 Records, a concept metal opus about the story of an italian occultist priest of 1700 who officiated several obscure rites in the ruins of the abbey of St. Hippolytus in Vulture.
The style of this band can be described as a blend of death, black and gothic metal with lots of acoustic parts, impressive choirs and symphonic arrangements that make the atmosphere dark and fascinating.
The singing is divided between growls and clean vocals on several languages including English, Italian and Latin: all these elements help to create the right sinister atmosphere.
This band is a brilliant cross between early Moonspell and Rotting Christ, probably the best extreme Italian band in their field, following the tradition created many years ago by italian occult metal masters Necromass, Opera IX and Mortuary Drape, with greater care and class.
The best songs of the lot are the opener "Secrets of a black priest", a mid air time with a beautiful acoustic part in the final, "Twist of personality", with black metal and dark rock elements, "Beyond Suspicion", great black metal song played with elegance, "A strange painting", dominated by a war chorus, and finally "Il nostro patto", typical song for an horror soundtrack with beautiful vocals and spoken words narrated by the frontman Mancan.

This album is impressive, a metal opera of rare beauty.

Mancan : Vocals, Guitars
Akeron : Guitars
Aran Morion : Bass
Atlos : Drums
Sicarius Inferni : Keyboards

1. Secrets of a Black Priest (5:43)
2. Twist of Personality (4:47)
3. Beyond Suspicion (4:34)
4. Empty Cold Veins (4:30)
5. A Strange Painting (4:53)
6. Il Martirio di San Lucifero (2:19)
7. Marilene's Lustful Whims (5:18)
8. Eternally Bound (6:09)
9. Il Nostro Patto (3:30)
 
http://darkthrone85.org/?p=1746

:devil:

ECNEPHIAS
Ways Of Descention

Giudizio complessivo: 8,5/10

Recensore: Darkthrone85


Formazione italiana (precisamente proveniente dalla Basilicata) dedita ad un particolarissimo doom/death metal sinfonico con venature black metal.
Si formano nel 1996 ma il primo demo viene rilasciato nel 2005.
L’anno successivo è la volta del primo album : “Dominium Noctis ” nel 2008 esce l’ep Haereticus e nel 2010 il secondo full-length dal titolo Ways of Descention. L’album è edito dall’etichetta Code666 Records.
Tutto l’album è incentrato su un concept ben preciso; si tratta della metamorfosi spirituale di un prete del ’700 convertitosi all’occultismo, nel sottobosco clericale dei negromanti. Un personaggio che viveva due vite parallele.
Già questo dovrebbe bastare per capire che non si tratta della solita solfa ma che ci troviamo davanti a una profonda ricerca lirico-concettuale.
Questa la formazione del progetto : Mancan – voce, chitarra; Akeron – chitarra; Aran Morion – basso; Atlos – batteria; Sicarius Inferni – tastiera, pianoforte.
“ Secrets of a Black Priest “ già a partire dal titolo possiamo facilmente intuire l’entrata in scena del concept di cui parlavo precedentemente. Alcuni rumori di fondo fanno da eco alla traccia assieme ad un intrecciarsi di lingue utilizzate per le sapienti liriche. Si passa dal latino, all’inglese e c’è anche l’italiano. Il tutto magistralmente condito da una struttura musicale ricca di variazioni stilistiche e scelte peculiari che impreziosiscono l’eleganza artistica della traccia. Il quintetto svolte un lavoro incredibile. Spettacolare lo scream-growl di Mancan, eccellenti le partiture chitarristiche di Mancan e Akeron. Da pelle d’oca gli inserimenti orchestrali creati dal tastierista Sicarius Inferni; eccellente la ritmica data da batteria e basso con Atlos e Aran Morion. Non mancano i cambi di tempo improvvisi e spiazzanti che donano ulteriore bellezza alla traccia. Composizione perfetta.
“ Twist of Personality “ la sdoppiamento della personalità del prete “nero” è reso in maniera stupefacente dalla musica, dal testo e dall’interpretazione data dal combo nostrano. Ottima la prova vocale di Mancan (spettacolare fra gorwl, scream e cantato pulito in italiano), splendido il drumming di Atlos. Meravigliosi gli inserimenti orchestrali che donano melodia e eleganza alla composizione. Traccia praticamente perfetta dotata di una lirica profonda ed efficace; costantemente in bilico fra violenza pura e rallentamenti melodici con una unica costante: l’eleganza sonora assoluta.
“ Beyond Suspicion “ dopo una soave introduzione siamo catapultati nell’infernale abisso che tormenta la mente del protagonista della storia. Dopo pochi secondi siamo sommersi da un mare di chitarre black/death potenti, feroci ma mai eccessive. Eccellente lo scream-growl di Mancan. Preziosi gli intarsi di chitarra, basso e tastiera. Non mancano le variazioni stilistiche all’interno del brano che donano longevità all’opera e fanno capire all’ascoltatore l’estremo livello tecnico-compositivo del gruppo.
“ Empty Cold Veins “ incedere doom con chitarre distorte e potenti. Un vero e proprio muro sonoro dal quale riesce ad emergere solamente la potente voce di Mancan e l’eccezionale tappeto musicale creato alle tastiere da Sicarius Inferni. Dopo pochi secondi la composizione cambia totalmente faccia. La batteria rallenta, la chitarra scompare, rimane il basso ad arpeggiare soavi note assieme al tappeto sonoro costante della tastiera. In questa traccia c’è un costante alternarsi di momenti “melodici” a momenti più duri e violenti. D’altra parte questo è il vero trademark sonoro degli Ecnephias.
“ A Strange Painting “ composizione magnifica che parte subito alla grande con un cantato in italiano seguito a ruota da un magnifico scream-growl in inglese. La musica è magnificamente divisa fra partiture melodiche e ripartenze nere come la pece. La costruzione compositiva è eccellente, così come straordinaria la prova vocale di Mancan. Sicuramente fra i migliori episodi dell’album anche se è davvero dura dire quale sia il brano più riuscito in cotanta opera discografica.
“ Il Martirio di San Lucifero “ è una traccia totalmente strumentale che fa da ponte fra la precedente e la successiva. Composizione impregnata di misticismo nero che si colloca splendidamente nell’immaginario creato dagli Ecnephias nel corso del disco.
“ Marilene’s Lustful Whims “ La settimana traccia del lotto è una delle più riuscite dell’intero album. Siamo di fronte ad una costruzione straordinaria con momenti di elevatissimo spessore tecnico-compositivo. La voce in growl che si divide fra inglese e latino fa il resto. Magistrali gli inserti tastieristici e le numerose variazioni stilistiche che si incontrano lungo lo scorrere del brano. Poesia in musica.
“ Eternally Bound “ ennesima composizione di spessore, realizzata in modo estremamente professionale dal combo nostrano. Splendide le atmosfere che il gruppo riesce ad incastonare all’interno di ogni singolo capitolo dell’album. Entusiasmante la performance vocale di Mancan alle prese con un testo, ancora una volta ricco di significati, diviso fra parti in inglese e altre in italiano.
“ Il Nostro Patto “ come chiudere al meglio un concept così elaborato se non con un vero e proprio patto da porgere all’ascoltatore? Gli Ecnephias si congedano con una composizione ricchissima di significati ermetico-esoterici. Come dice parte del testo dell’album : “ Ovunque fuggiate sarete legato in terno al nostro patto”.
Grandissimo disco che mette in risalto le indubbie capacità degli Ecnephias.
Un album profondo dove eleganza ed estremismo sonoro si fondono alla perfezione.

Dobbiamo essere fieri di avere determinate realtà in Italia, sono dischi come questo che fanno risplendere il sottobosco nero.
Complimenti vivissimi, disco consigliato non solo ai sostenitori delle sonorità più oscure, ma in generale a chi ama la musica.
 
METAL MANIAC Italy - Nr. 11/Nov 2010 (Magazine)

ECNEPHIAS - Ways of Descention
Review by Fabrizio Massignani

Rating: 7,5/10


ECNEPHIAS
'Ways of Descention'
(Code666)
Era solo una questione di tempo. Gli Ecnephias che avevamo incontrato fin
qui, nei precedenti lavori, lasciavano intravedere un ottimo potenziale
non ancora perfettamente espresso nello sviluppo degli album. Ora invece
il drappo cade... e si alzano le tenebre. Quelle in cui la band di Potenza
si muove a proprio agio come fantasma di monaco medievale che il paradiso
non ha voluto, ne aveva fatti troppi di peccati nella sua vita mortale.
"Ways of Descention" si sviluppa in nove tracce di un metal horror/black
in cui tutto è giostrato con serietà e purezza. Movimenti di spettri e
keys sono le basi su cui la band costruisce un sound occulto e morboso,
qualcosa che richiama Burzum e ferocia nordica, ma riletto in modo davvero
personale dal gruppo guidato da Mancan. Tanto che per atmosfere e per
quanto il quintetto sia a suo agio in questa oscurità riempita da sinfonie
infernali e suoni sinistri, viene quasi naturale il paragone con i
Triptykon di Tom Gabriel Warrior. Gli Ecnephias esplorano aspetti più
orientati al gothic/dark metal e all'occultismo, giostrando atmosfere di
terrore e sfuriate violente. Il tutto controllato con gusto, idee,
carattere forte. Album potente, strisciante, maligno e convincente. Sangue
nero dominerà.
(P.S. Il voto sarebbe stato più alto se assieme al disco ci avessero
mandato in redazione anche la modella tettona che appare nelle foto
promozionali di "Ways"... Avremmo gradito, eh eh eh...)
Fabrizio Massignani
7,5


mmaiacnov2010ecnephias.jpg
 
:Shedevil:

http://www.rawandwild.com/review/review.php?id=Ecnephias

::Ecnephias - Ways Of Descention - (Code666 - 2010)

Rating: 10/10


Dopo l\'EP “Haereticus”, la band di Potenza Ecnephias compie il suo ritorno dagli inferi con questo nuovo album, che è una fusione tra symphonic death e doom metal adulterata con evidenti sfumature symphonic black/gothic metal che ricordano molto i Cradle Of Filth e i Moonspell( per esempio in alcune canzoni come “Twist Of Personality” e “Secrets Of A Black Priest”). La tracklist adotta tre lingue: l\'inglese, l\'italiano e il latino che, assieme alle alternanze di tonalità growling e pulite, alle sonorità della tastiera, ai tempi mediamente veloci ma potenti della batteria e ai riff accattivanti e graffianti delle chitarre, creano un\'ambientazione lontanissima dai nostri tempi, un\'era medievale, misteriosa e piena di oscuri, anzi tenebrosi segreti. Un\'epoca in cui il cristianesimo e le autorità ecclesiastiche regnavano, in nome di questa religione, su un popolo analfabeta ed ignorante. La tematica di sfondo è la stregoneria medievale, l\'occultismo e il paganesimo, mentre la tematica principale è il racconto di un prete occultista Monsignor Benedetto, vissuto nel \'700, che eseguiva riti oscuri tra le rovine dell\'abbazia di Sant\'Ippolito nel Vulture. Alcune canzoni come “Eternally Bound”( Exorcist/You shall forever be bound/To the pacts of your ruin/To darkness), “Beyond Suspicion” (I am Satan and Christ/ I am an infernal saint/ And I walk over the fog), “Secrets Of A Black Priest” (A game for the priest to live in disguise/Between daylight masses nightly horned gods banquets/His books arcane letters smelled sulphur and blood) e “Twist Of Personality”(Inside my mind/Inside my heart/A war is raging/That crushes wall/Am I in the light?/ Am I in the dark?), evidenziano fortemente la duplicità mistica e interiore, che è molto incerta, di questa figura ecclesiastica. Da un lato l\'accettazione delle dottrine cristiane che non hanno una spiegazione razionale, dall\'altra parte il desiderio di andare oltre i confini proibiti dal Cristianesimo.
Un capolavoro completo, sia riguardo alle tematiche di questo album che al suo stile tecnico-musicale.
10/10
Lara Calistri

Contact
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PEST WEBZINE
Underground Extreme Metal Webzine from Romania

http://pestwebzine.ucoz.com/index/november_2010/0-244

Band: ECNEPHIAS
Country: Italy
Title: Ways of Descention
Label: Code666 Records
Year: 2010
Style: Black Doom Death

Review:
Ecnephias was formed back in 1996 but released its debut demo only in 2005 and then signed a deal with Nekromantik Records with whom they released an EP and their debut album, "Dominium Noctis", in 2006. Afterwards they got lucky and signed with Code666 and this album is the result of this collaboration, an album containing 9 tracks and lasting for a bit more than 40 minutes. This is actually a concept album about a 17th century Italian priest into occultism, and I must admit that the atmosphere created by them is prefect for such a topic. Although Ecnephias' music is not displaying any extraordinary instrumental skills, the music is very interesting, you end up discovering new and new things with each new listening and I would say the highlight of it is Mancan's way of singing, evil and cold Black Metal like vocals supported by clean Gregorian-like vocals here and there, but I can also highlight the exceptional keyboard work of Sicarius Inferni, work that could also categorize this album as Symphonic and/or Horror.

Killer atmosphere, killer story, killer album.
Recommended!

A band that deserves a lot more attention.


Reviewed by Adrian

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:devil:


ECNEPHIAS
WAYS OF DESCENTION

(2010)
track list
-------------------------------------------
Secrets Of A Black Priest
Twist Of Personality
Beyond Suspicion
Empty Cold Veins
A Strange Painting
Il Martirio Di San Lucifero
Marilene's Lustful Whims
Eternally Bound
Il Nostro Patto

line up:

Mancan (vc/ct)
Sicarius Inferni (key)
Akeron (ct)
Aran Morion(bs)
Atlos (bt)

Dopo quattro anni è con grande piacere che mi trovo nuovamente a recensire il nuovo lavoro dei blacksters potentini Ecnephias: una delle tante band grazie alle quali non è necessario spingersi nelle fredde lande del settentrione d'Italia per trovare musica di qualità.
Sempre professionali sia per quanto riguarda la qualità audio sia per il corredo grafico la band, come sempre capitanata da Mancan, ha decisamente mutato qualcosa nello stile del songwriting e secondo il mio parere, 'Ways of descention' rappresenterà un lieto ascolto sia per i black metaller più lungimiranti sia per gli amanti del gothic rock italiano degli anni'70 (Biglietto per l'inferno, Jakula, ecc).
Rispetto alla precedente demo 'Dominus Noctis' (2006) i toni si fanno più catacombali ed intimistici davvero poetici e carichi di pathos (Secrets of Black Priest), tratti questi che denotano una crescita stilistica costante da parte di questa band per la quale il verbo oscuro del black metal assume tinte cangianti e per nulla scontate, tenendo conto della presenza in alcuni frangenti del cantato in italiano (e in latino). Interessanti le sperimentazioni di Twist of Personality e le goblineggianti atmosfere di Beyond Suspicion, veri e propri segni di una maturazione compositiva ormai del tutto indipendente dai canoni tradizionali della musica estrema. In generale il lavoro, pur tralasciando, come già detto in più di una occasione, i classici stilemi del black metal, mantiene inalterata una potenza ed uno spessore davvero degni di nota, caratteristiche queste che rendono il lavoro dotato di una grande ascoltabilità senza essere nè scontato nè eccessivamente d'avanguardia.
Decisamente un lavoro per palati fini.

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LEMMY
 
http://masterful-magazine.com/recenzja_result.php?wynik=detail&rodzaj=recenzje&id=30348

Chociaż metal z Włoch zawsze niesie w sobie spore niebezpieczeństwo przekroczenia dopuszczalnych dawek patetycznego kiczu to mimo wszystko do logo Code666 i Aural Music można było mieć do niedawna ślepe zaufanie. Ostatnio jednak pojawiają się w tym labelu rzeczy targetowane pod malujących sobie paznokcie na czarno nastoletnich mroków pokroju Theatres Des Vampires i tym samym firma ta odebrała sobie sama certyfikat jakości, którym mogli się do tej pory szczycić. Podobnie ma się sprawa z włoskim Ecnephias, z którym wiązałem spore nadzieje bo opisany został jako mroczny occult metal o złowieszczym i diabolicznym koncepcie, a w rzeczywistości okazał się średniawym dark metalem z mocnym wykorzystaniem klawiszy, melancholijnymi melodiami, natchnionymi badziewiastymi chórkami i z motoryką i doborem temp kojarzącymi mi się z wczesnymi dokonaniami ich krajanów z Graveworm. Nie podchodzi mi to zupełnie - nieco kwadratowe nawalanki z (akurat niezłymi) growlami poróżnione są np. jakimiś prawie balladowymi partiami z pianinem i czystymi wokalami, wszystko w sztucznie nadymanej atmosferze smutnego okultyzmu. Większość z tego zrobione jest na poziomie trzecioligowych przedstawicieli 'klimatycznego metalu' z połowy lat 90-tych, gdy garażowi brutalizerzy wpadali w depresje bo na ich koncerty nie przychodziły żadne dziewczyny, a lekarstwem na ten stan rzeczy wydawało się zatrudnienie klawiszowca do składu i śpiewanie o łzie zaschniętej róży. Dzisiaj prawie każdy przysięga, że całe życie słuchał Beherit i Blasphemy, ale są jeszcze i tacy 'oldskulersi', którzy na allegro biją się o promówki Tower - i do takich właśnie rodzynków skierowana jest muzyka Ecnephias
 
ECNEPHIAS
Interviews on Rock Hard Italy and Metal Maniac Italy Magazines (Dec 2010);
Mancan and Sicarius Inferni speak about Ecnephias, the new album, their passions and tastes, the Italian "scene".
:Smokedev:

METALMANIACECNEPHIASBANDEC2010.jpg


ROCKHARDECNEPHIASBANDEC2010.jpg
 
:cool:

http://www.warheim.org/index.php?m=rec&id=94

ECNEPHIAS
Ways Of Descention
(Symphonic Death/Doom Metal)

Rok wydania: 2010
Kraj: Włochy
Label: Code666 Records

Recenzent: 8/10
Moja ocena: Rimmön

Ecnephias nie jest szeroko znanym zespołem a szkoda. "Ways..." to ich drugi, pełnometrażowy materiał i bez wątpienia jest żywo inspirowany grecką sceną klimatyczną z Rotting Christ na czele. Melodie budowane przez Włochów są przesycone bogactwem instrumentalnym. Są filarem na którym opierają się ich kompozycje. Wiele zwolnień, przestojów i akustycznych wojaży wynoszą Ecnephias ponad krąg przeciętności. Dlaczego? Otóż jest to bardzo profesjonalnie napisane, zagrane i wyprodukowane. Ponadto, wzbudzają emocje. Może nie jest to huragan ale pomniejsze tornado zdaje się być wpisane w karty "Ways Of Descention". Myślę, że każdy fan melodyjnego i klimatycznego grania nie będzie rozczarowany. To także, dobry materiał dla ludzi szukających w metalu czegoś "lżejszego" i niekoniecznie rzygającego jadem, na lewo i prawo. Dobre dla "początkujących" i szukających odskoczni. Liryki wprowadzają nas głębiej w klimat Huraganu (Ecnephias znaczy Huragan). Są napisane bardzo zręcznie i zawierają wiele zwrotów zdatnych do dalszej, wolnej interpretacji.

Pisanie muzyki jest mocną stroną zespołu. Wielokrotnie udaje im się oszukać słuchacza. Sprawiają, że ta muzyka wydaje się być kompletna i dopieszczona. A może to nie oszustwo? Nie da się ukryć, że poza tym, że "klonują" grecką scenę, nie można im nic zarzucić. Zrobili wszystko aby ich muzyka brzmiała dobrze i tak właśnie brzmi. Nawet po dłuższej przerwie, potrafiłem odpalić krążek i przeżyć tą przygodę od nowa. Nieźle dopracowany materiał, który ocieka specyficznym klimatem. Stare mury, zapomnianych krypt i świątyń. Marmur i kościelne fasady - to są miejsca w których byłem podczas sesji z "Ways Of Descention". To że słychać tu i ówdzie jakieś wpływy i zważając na jakość tych dźwięków, nie można mieć im tego za złe. Wzorują się na najlepszych i tworzą coś, czego doskonale się słucha. Polecam.
 
http://www.metalitalia.com/interviews/view.php?interview_pk=1556

04-02-2011

ECNEPHIAS - Maestri Dell’ Arte Oscura

Intervista a cura di Paolo "Cernunnos" Vidmar

Non è facile trovare nel nostro underground una band originale come gli Ecnephias. La band lucana sin dal primo demo ha dimostrato di avere una visione della musica metal estrema davvero particolare ed oscura. Il tocco a volte avantgarde, teatrale ed esoterico ha dato alla musica degli Ecnephias una dimensione unica, resa davvero eccelsa nell'ultimo capolavoro "Ways Of Descention", capitolo eretico e pieno di fascino di una band che padroneggia l'elemento occulto come meglio non si potrebbe. La parola a Sicarius Inferi, una delle menti degli Ecnephias!

BENTORNATI ECNEPHIAS, SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM NON SIETE DI CERTO UNA NOVITA’, DATO CHE QUESTO PORTALE VI SEGUE SIN DAI VOSTRI ESORDI... IN QUESTI ANNI SIETE CAMBIATI PARECCHIO, CREDETE DI AVER TROVATO FINALMENTE IL VOSTRO STILE MUSICALE DEFINITIVO PER ESPRIMERVI AL MEGLIO?
"Lo stile che caratterizza 'Ways Of Descention' è sicuramente quello che più ci rappresenta in questo momento, ma non credo si possa considerare come un qualcosa di definitivo. Gli Ecnephias per me sono una band in continua evoluzione che ad ogni disco cerca di esprimersi al meglio inserendo sempre degli elementi di novità, pur mantenendo ben saldi alcuni tratti tipici del proprio trademark: mi riferisco all'ampio uso di clean vocals in italiano e latino, alla teatralità delle parti sinfoniche e operistiche e alle tematiche sempre legate all'occultismo, e ad un certo immaginario horror letterario cinematografico dal sapore profondamente italiano, da cui siamo tutti profondamente affascinati. Questi elementi ormai sono fondamentali perchè ci rendono immediatamente riconoscibili e ci permettono di essere abbastanza versatili in un genere come quello estremo che nel 2010, forse, inizia ad essere un po' ripetitivo e troppo uguale a se stesso. L'evoluzione è dunque alla base del nostro percorso artistico, e per evoluzione intendo la capacità di dire sempre qualcosa di nuovo, ma senza mai stravolgere del tutto l'impulso originario da cui gli Ecnephias sono nati".

UNO 'STILE' CHE E’ IMPOSSIBILE DA DEFINIRE PERCHE' SPAZIA E SI NUTRE DI TANTISSIMI GENERI DIFFERENTI, DAL PROG ANNI '70 AL BLACK METAL. SBAGLIO?
"Sono molto gratificato dal fatto che il nostro stile non sia definibile, perchè significa che forse la nostra musica è davvero così originale come molti sostengono fin dal nostro demo 'November'; e credo che la nostra originalità stia proprio nel saper mescolare bene le carte, ossia le più svariate influenze: Goblin, Satyricon, Death SS, Iron Maiden, i Litfiba degli anni '80, Rotting Christ, Moonspell, Black Sabbath sono solo alcuni dei nomi che più ci hanno influenzato nel corso della nostra crescita artistica, e sono tutti profondamente diversi tra loro. La versatilità dei nostri gusti musicali (parlo soprattutto per me e Mancan, capaci di passare da Pavarotti a Burzum in un secondo) è alla base della nostra originalità; naturalmente le influenze vengono comunque reinterpretate dalle nostre personalità e inserite in composizioni fissate da canoni tipicamente black-death, il tutto condito con tematiche che rimandano a misteri e leggende della nostra terra".

IL NUOVO ALBUM HA LA MIGLIOR PRODUZIONE DI SEMPRE, A CHI VI SIETE RIVOLTI? TUTTO E’ FILATO PER IL VERSO GIUSTO OPPURE SI PUO’ SEMPRE FARE MEGLIO?
"Sono d'accordo con te; per quanto riguarda la produzione, 'WOD' è senza dubbio il nostro lavoro migliore, e questo perchè non ci siamo rivolti a nessuno; abbiamo registrato tutto tra il mio studio personale e quello di Mancan, prendendoci tutto il tempo necessario e curando ogni minimo dettaglio. Solo per il mastering ci siamo rivolti a Mauro Andreolli, un fonico eccellente, con cui già avevamo lavorato ai tempi di 'Dominium Noctis'. Naturalmente si può sempre fare di meglio, ma ad ogni ascolto di 'WOD' ci riteniamo comunque molto soddisfatti di questo lavoro, che ci sta portando enormi soddisfazioni".

I VOSTRI PEZZI NON SONO IMMEDIATI NE' FACILI DA 'COSTRUIRE' PERCHE’ HANNO TANTISSIMI STACCHI E CAMBI DI STILE AL LORO INTERNO. COME NASCE DUNQUE UN BRANO DEGLI ECNEPHIAS?
"Il processo di songwriting degli Ecnephias, a partire da 'Haereticus', è dipeso principalmente da me e Mancan, che non facciamo altro che dividerci il lavoro in una prima fase (ognuno lavora alle proprie idee in piena solitudine), per poi mettere tutto insieme in una seconda fase, in cui ognuno cerca di migliorare le idee dell'altro, sia per quanto riguarda le musiche che i testi. Naturalmente i brani vengono poi arrangiati e migliorati ulteriormente in sala prove, dove è fondamentale l'apporto di ogni membro e dove tutti contribuiscono a dare gli ultimi ritocchi prima di entrare in studio".

AVETE CURATO VOI L'ARTWORK DEL NUOVO ALBUM? LA COVER E' DAVVERO SUGGESTIVA!
"No, in effetti si tratta di un lavoro grafico di un giovane talento indonesiano, Marta Bahrull, sicuramente un ragazzo in gamba da tenere d'occhio anche per le future uscite. Sono contento ti piaccia, ha dei colori molto fascinosi".

ADESSO E' LA CODE666 AD AVER CREDUTO IN VOI, COME GIUDICATE IL LORO LAVORO DI SUPPORTO ALLA BAND FINO AD ORA?
"Ringraziamo la Code666 per quanto ha fatto e sta facendo per la promozione dell'album, tuttavia, visto il riscontro di critica e fan e l'alto indice di gradimento dell'album - che stiamo personalmente tastando - crediamo si possa fare ancora di più e meglio per coprire aree di utenze diverse. Certo, probabilmente non ci sono tanti fondi per fare le cose in grande o al limite manca la volontà di farle, ma nel complesso non ci possiamo lamentare, siamo sempre in un momento difficile per il mercato discografico. In definitiva siamo un gruppo molto orgoglioso, non amiamo le cose fatte a metà o in modo superficiale, per questo esigiamo sempre un trattamento importante".

SE TI RIVOLGI PER UN ATTIMO AL PASSATO E RIASCOLTI IL VOSTRO PRIMO DEMO, QUAL E' LA COSA CHE TI COLPISCE DI PIU’ PENSANDO ALL'EVOLUZIONE CHE AVETE AVUTO? PENSAVI QUELLA VOLTA CHE IL VOSTRO SOUND SI SAREBBE EVOLUTO IN QUESTA DIREZIONE OPPURE IMMAGINAVI GLI ECNEPHIAS DI OGGI IN MODO DIVERSO? COME?
"Essendo entrato a far parte degli Ecnephias durante il tour di 'Dominium Noctis' forse non sono la persona più adatta per rispondere a questa domanda, però allo stesso tempo credo che le differenze che puoi sentire tra 'November' ed 'Haereticus', o tra 'Dominium Noctis' e 'Ways of Descention', siano in parte imputabili al mio apporto. Inizialmente le tastiere erano infatti un elemento secondario di cui si occupavano Mancan e Atlos (che hanno fatto comunque un ottimo lavoro), con il mio arrivo sono diventate un elemento fondamentale ed hanno contribuito ad accrescere ulteriormente l'aspetto sinfonico già presente soprattutto su 'Dominium Noctis'. Di pari passo Mancan ha iniziato ad aumentare notevolmente l'uso di clean vocals, e se consideri che poi tra noi due è nato subito un feeling artistico notevole (eravamo comunque amici di vecchia data), è facile capire che tutto ciò doveva per forza portare all'evoluzione che puoi ascoltare in parte su 'Haereticus', ma soprattutto su 'WOD'".

POSSIAMO CONSIDERARE IL NUOVO "WAYS OF DESCENTION" COME UN CONCEPT? SE NON ERRO DIVERSI TESTI SI RIFERISCONO AD UN PERSONAGGIO INIQUO REALMENTE VISSUTO IN ITALIA DURANTE IL MEDIOEVO...
"Sì, 'Ways Of Descention' è il nostro primo concept ed è costruito sulla figura di un abate, tale Benedetto, realmente vissuto nel 400. Faceva parte dell'abbazia di S. Ippolito, nel Vulture, in Basilicata, oggi rudere fantasma; si narra che fosse a capo di un gruppo di monaci occultisti dediti a sacrifici umani e a rituali blasfemi, che richiamarono l'interesse dei vescovi della regione, i quali dovettero far chiudere e sconsacrare l'abbazia. Si dice anche che Benedetto strinse un patto diabolico che lo condusse prima alla pazzia e poi alla morte".

QUANTO LE DOTTRINE RELIGIOSE SONO IMPORTANTI PER LA VOSTRA ISPIRAZIONE ARTISTICA?
"Direi che sono fondamentali, in quanto abbiamo tutti una forte passione per il mistico ed il sovrannaturale, in particolare per tutto ciò che riguarda l'occultismo e la magia nera nati in seno al Cristianesimo, della magia nera cinese non ci frega molto, per intenderci (ride, ndR). Basti pensare alla negromanzia nel sottobosco clericale. In breve siamo molto interessati a studi religiosi ed esoterici, in parallelo a dottrine e filosofie della 'tradizione' intesa in senso lato".

COME VORRESTE CHE LA VOSTRA MUSICA VENISSE RECEPITA? COME UN QUALCOSA DI MISTICO, DI RITUALE, UN MODO PER COGLIERE LE SFUMATURE OCCULTE DELL'ESISTENZA O COS'ALTRO?
"Credo che la cosa importante sia che venga recepita, non mi interessa in che modo; ognuno è libero di ascoltare quello che vuole e di ritenere il nostro disco come un qualcosa di mistico oppure come semplice musica, bella o brutta che sia; l'unica cosa davvero importante per me è che gli Ecnephias possano sempre riuscire a scuotere l'ascoltatore e a seminare in lui un po' di malsana curiosità verso un mondo dell'occulto rigorosamente 'mediterraneo', ma soprattutto legato alla nostra magnifica terra, la Lucania (Basilicata)".

QUALI LIBRI TI PIACE LEGGERE? A QUALE TIPO DI RACCONTO LA VOSTRA MUSICA SAREBBE IDEALE DA AFFIANCARE?
"Leggo soprattutto saggi e biografie; invece, per quanto riguarda la narrativa, mi affido più che altro al cinema. In particolare adoro il cinema horror italiano, genere purtroppo morto da tempo - Mario Bava, Lamberto Bava, Dario Argento, Lucio Fulci, Pupi Avati, Ruggero Deodato e Michel Soavi - sono solo alcuni degli autori che hanno contribuito a far nascere in me la passione per un certo tipo di cinema; ad essere sincero c'è un film italiano poco conosciuto, che ci ha enormemente influenzato durante il songwriting di 'Ways Of Discention'; si tratta de 'L'Arcano Incantatore' di Pupi Avati, una storia molto vicina a quella del nostro 'caro' Benedetto".

TESTI IN ITALIANO E LATINO: ANCHE QUESTA SCELTA SI INSERISCE NEL VOSTRO PERCORSO DI CONOSCERE PIU’ A FONDO LA TRADIZIONE OCCULTA ITALIANA?
"Sì, l'uso del latino e dell'italiano è un modo per ribadire ulteriormente un concetto fondamentale alla base della nostra musica: noi siamo italiani e siamo orgogliosi di esserlo; l'Italia ha sempre avuto moltissimo da dire in tutti i campi artistici e ci vorrebbe davvero troppo tempo adesso per elencare tutte le personalità italiane fondamentali per la storia della letteratura, della pittura, della musica e del cinema; certo è che negli ultimi vent'anni abbiamo toccato una decadenza culturale e morale senza precedenti, ma si tratta di un fenomeno mondiale e non è il caso di affrontare tale discorso in questa sede. Mi limito soltanto a dire che quando il presente è una merda, ogni artista che si rispetti guarda al passato, e cerca di trovare in esso la catarsi giusta per affrontare i tempi bui che ha davanti; noi con la nostra musica facciamo lo stesso, guardiamo alla nostra tradizione e in particolare alle credenze e ai misteri del Medioevo, epoca in cui Satana e Dio andavano veramente a braccetto, epoca in cui è stato toccato il culmine in termini di superstizione e religione, perversione e repressione; epoca che a mio avviso è però paragonabile al paradiso terrestre se confrontata con quella che stiamo vivendo adesso; preferiamo rivolgerci al passato, perché se dovessimo considerare il presente, più che suonare dovremmo tentare un colpo di stato per togliere il potere dalle mani degli idioti. Carmelo Bene sarebbe dalla nostra parte".

QUALE TRA I NUOVI BRANI E' QUELLO CHE TI FA VENIRE I BRIVIDI TANTA E' LA SUA FORZA OSCURA? DA DOVE NASCE LA VOSTRA ISPIRAZIONE PER SCRIVERE LA MUSICA DEGLI ECNEPHIAS?
"Il brano più oscuro di 'Ways Of Descention' per me è 'Il Nostro Patto', in cui a parlare è il diavolo in persona, che reclama l'anima di Benedetto, ormai di sua appartenenza. Non so dirti da dove nasca la nostra ispirazione, ma credo che un musicista, mentre suona e cerca di comporre qualcosa, non fa nient'altro che trasformare in note il suo stato d'animo di quel preciso momento; anche per gli Ecnephias è così, cerchiamo di comporre in determinati momenti, quando lo stato d'animo è quello giusto".

COME E' STATO ACCOLTO DA CRITICA E FAN IL NUOVO ALBUM SINO AD ORA? VI INTERESSA IL PARERE DELLE ALTRE PERSONE SUL VOSTRO LAVORO OPPURE NON VI SCALFISCE MINIMAMENTE?
"Accoglienza superlativa soprattutto in Italia, all'estero si dividono tra discreto gradimento e incomprensione. E' un album fuori dagli schemi ed è naturale che sia così. Il parere degli altri è importante fino ad un certo punto e dipende molto da 'chi sono' gli altri, se persone addette ai lavori, se persone dotate di gusto o a cui piace solo la 'mazzata', se persone aperte o chiuse di mentalità. Finora il parere della maggioranza ci conforta e ci fa lavorare con grandi stimoli (cioè chi ci ama letteralmente), ma non mancano alcuni confronti più duri con chi pretende di giudicare la nostra musica con parametri fuori luogo da noi distanti anni luce. Noi siamo noi e siamo una band personale, ciò ci basta per essere fieri e sicuri al di là di ogni opinione positiva o negativa".

RIUSCITE A SUONARE SPESSO DAL VIVO? SIETE IN GRADO SUL PALCO DI RICREARE LA STESSA ATMOSFERA CHE AVETE IN STUDIO OPPURE ON STAGE PENSATE DI PIU’ A SUONARE IN MODO DIRETTO E PIU’ POTENTE?
"Dal vivo si suona di rado, per via del fatto che siamo un po' fuori dal giro grosso dei locali e al sud abbiamo suonato quasi ovunque, ripetersi diventa noioso. L'atmosfera per gruppi come noi - e mi vengono in mente anche Cradle Of Filth, Septic Flesh e gli stessi epici Rhapsody Of Fire - è sempre un po' persa in sede live, avremmo bisogno di grossi investimenti di denaro per un assetto live misterioso e adatto alla proposta. Vedremo di studiare qualcosa ad ogni modo. Certo è che gruppi come il nostro rendono più sul disco ed è anche giusto che sia così se ci pensi bene, è musica che richiede introspezione e solitudine per essere apprezzata appieno".

GRAZIE PER LA VOSTRA CONSUETA DISPONIBILITA’ E COMPLIMENTI PER QUESTO CAPOLAVORO D’ARTE OCCULTA CHE CI AVETE OFFERTO...
"Grazie a te, ci mancherebbe...".