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Tornano i vampiri romani con il quinto loro disco, questo Anima Noir, secondo cd dopo lera Lord Vampyr. Alla voce quindi la sola Sonia Scarlet che già avevamo potuto ascoltare dal vivo nel recente dvd del 2006 e nel doppio cd live del 2007. Tre anni dunque da quellultimo cd in studio intitolato Pleasure and Pain, andiamo quindi a vedere come si è evoluto il sound della band in questo tempo.
Ad aprire le danze troviamo Kain, brano fin da subito molto elettronico che presenta un contrasto tra suoni sintetici e melodie più classiche, tutto affidato alle tastiere. In realtà la prevalenza di questo strumento finisce per schiacciare un po il lavoro fatto da chitarre, basso e batteria che più di una volta dan limpressione di essere del tutto secondari, al punto che il brano vivrebbe probabilmente benissimo anche senza il loro apporto. Dallaltra parte ad essere sempre particolarmente valorizzata è la voce di Sonia, in alcuni frangenti forse anche troppo.
Con la seconda Unspoken Words e soprattutto la terza Rain la vena elettronica non tende a scemare, al contrario aumenta e particolarmente in questultima diventa preponderante trasformando il brano quasi in un pezzo dance. In realtà ci sembra che questo uso e abuso dellelettronica e di ritmi da discoteca a coprire un po tutto funzioni quasi come maschera per celare una certa carenza didee.
Per fortuna qualche traccia interessante si trova, ne è un esempio Dust in cui le parti sintetiche non spariscono, ma quantomeno vengon leggermente ridimensionate permettendo anche agli altri strumenti di esprimersi. Questo porta automaticamente la canzone ad essere più varia nel sound e quindi anche più originale.
From the Deep è una specie di ballad che ci ricorda fin troppo da vicino i primi Nightwish, Sonia sullinizio della song cerca anche di fare la Tarja della situazione, ma il risultato non ci sembra completamente ottimale.
Si torna verso lidi più fortemente elettronici con Blood Addiction che però ha il pregio di presentare anche linserimento di una voce maschile grintosa e filtrata. La song risulta così una delle più pesanti e aggressive dellalbum e riesce a movimentare un po un disco che cominciava a trascinarsi su binari un po ripetitivi. La successiva però sembra smentirci quasi subito, in Butterfly ritorna infatti luso della voce maschile, questa volta bassa ma pulita, che quindi ripresenta il cliché della precedente, il risultato non è però altrettanto positivo.
Per la conclusione del disco si torna verso lidi già sentiti. Sonia tenta di variare un po il proprio modo di cantare, dal melodico a uno più aggressivo, leffetto non è però dei migliori e anzi sembra piuttosto mettere in risalto i suoi limiti come cantante, più che la sua versatilità. Il songwriting dimentica qualche volta lelettronica e in quei momenti lattenzione dellascoltatore torna a destarsi, ma è un po poco per salvare questo disco in extremis.
Per concludere i Theatre des Vampires tornano con un album fortemente elettronico, che indiscutibilmente piacerà agli amanti degli ambienti più dark-gothic, ma che probabilmente farà storcere un po il naso ai metallari più indefessi. In generale ci sembra che però molte delle soluzioni dance del disco nascondano una certa carenza didee in fase compositiva. Rimaniamo quindi in attesa del prossimo cd sperando di esser puntualmente smentiti.
Recensito da Alessandro Calvi (Letta 1327 volte) VOTO
Inviato da deathangel
Il mio giudizio: 70
sinceramente nn mi aspettavo molto da questo cd, anke xkè nn mi è mai piaciuta più di tanto la voce di sonia, invece devo dire ke tutto sommato nn è male...sicuramente è molto meglio del precedente, peccato ke si son separati da lord vampyr...
Inviato da dani66
Il mio giudizio: 70
Tanto per andare un po' controcorrente, trovo invece piacevolissima l'elettronica presente in quest'album. Personalmente apprezzo l'elettronica, ma alla fine si tratta solo di un modo per fare musica, per cui se ben allineata al contesto, per me ci può anche stare (ed anche bene) in un album di questo genere. Ottime le canzoni, infatti, curate nel songwriting, nell'esecuzione e nella produzione, anche se manca lo spunto di originalità sì da far emergere l'album dalla massa.
Inviato da daniela
Il mio giudizio: 75
Niente a che vedere con i primi lavori, ma nel suo genere questo cd è fantastico!
Inviato da redmetal
Il mio giudizio: 0
Vista la svolta elettronica, potrebbero iniziare a piacermi... gli darò certamente un ascolto.