io non sono d'accordo... la mia esperienza mi ha insegnato che tenere duri sempre e per forza non è assolutamente una cosa buona. ho passato 11 anni della mia vita in conservatorio. medie, liceo e triennio universitario, iniziato in contemporanea alla 5 liceo. in 3 liceo ero stanca ma reggevo, in 4 cominciavo a non farcela più, e mi è venuta una tndinite psicosomatica. pur sempre una tendinite, il che per un musicista vuol dire carriera rovinata perchè ritorna. in 5 ho continuato con la tendinite e in più tutta una serie di malattie a bronchi, gola, naso etc etc che mi impedivano di suonare, il più delle volte. ho cambiato insegnante finita la 5, e ho retto per un anno. sembrava che le cose andassero meglio, anche se l'insegnate non faceva altro che massacrarmi per farmi recuperare quello che tra malattia e insegnante inetta prima ho perso per strada. sdonoa rirvata a finire tutti gli esami tranne l'esame finale e un banalisismo esame di prassi esecutiva, quindi teorico. sempre preso 30 negli esami teorici.
tre giorni prima dell'esame finale ho fatto sentire per la prima volta il programma alla mia insegnante con l'accompagnamento di piano. per colpa del conservatorio che non aveva dato le parti alla pianista purtroppo abbiamo avuto una settimana io e svetlana per suonare assieme. non sono per nulla abbastanza. non ho dato l'esame. poco male, mi sono riscritta dicendo che lo davo a giugno. mi sono fatta una settimana in finlandia (doveva essere il regalo di laurea). sono tornata ed è stato il crollo, non sono più riuscita ad entrare in conservatorio sentza tremare e rischiare di vomitare. quindi non ci sono più entrata fino a maggio, da febbraio. sono riusicta parlare con la prof. e a dirle che sarei tornata a lezione. cosa che non ho mai fatto, convincendomi che sarei andata a quella dopo. la verità è che è da un anno che non tocco il flauto, e che fino a quando non ho preso le palle in mano e non ho detto ai miei che non ho intenzione di diplomarmi se non in un futuro ben lontano andavo a letto col panico e mi svegliavo con il mal di stomaco. sono stata in cura per un principio di depressione da marzo dell'anno scorso fino a circa ottobre, e sono ancora in terapia per tutte le mie beghe psicosomatiche e i loro strascichi. mi facico ancora iniezioni in un bracio ogni due mesi circa per la tendinite. ma adesso vado a letto e mi alzo serena, e sto male solo quando mio padre o mia madre cercano di convincermi a diplomarmi.
ci sono momenti in cui resistere per forza sono l'unica cosa da fare. ma prima di mollare bisogna DAVVERO capire i come e i perchè di quello che succede. io i miei li ho scoperti (non sto a scriverli a- perchè è lungo b-perchè non ho nessuna intenzione di dirli a nessuno che non sia una persona più che vicina) e ho capito quale era la mia soluzione.
ho smesso di studiare musica classica, ma sono riuscita a fermarmi prima di odiare tutta la musica. sfido chiunque, CHIUNQUE che si dichiari anche solo una persona a cui piace la musica a svegliarsi la mattina, riuscire dopo ore a strisciare fuori dal letto, guardare con la nausea il prorpio strumento, e non riuscire neanche ad ascoltare il walkman, a non avere la forza di aprire itunes quando si è davanti al pc.
io per la musica vivo, perchè è quello che ho sempre amato e in cui sono sempre vissuta, quello che mi ha sempre permesso di andare avanti, e l'ho quasi persa perchè mi sono intestardita a dire "ormai sono qui, se smetto saranno anni buttati". nulla è tempo perso, e l'ho imparato a mie spese.
non somo un maestro. forse non lo sarò mai, ma adesos sono una persona che conosce se stessa un po' meglio della media, che conosce i prori limiti, e li accetta. e sono finalmente una persona felice. e questo credo sia la cosa più importante.
ognuno di noi è diverso. c'è chi per se stesso deve riuscire a resistere o vivrà nel rimpianto. c'è chi deve mollare per non finire ad autodistruggersi. è tutta una questione di quello che siamo.
ora, chi mi conosce un po' qui su questo forum sapeva probabilmente di alcune di queste cose, ma è la prima volta che ne parlo più apertamente. diciamo che sono i miei due penny, la mia esperienza diretta. se può aiutare qualcuno bene, altrimenti sarà semplicemente stato un raccontare qualcosa di me per conoscermi meglio
per altro cosa RARISSIMA perchè sono un sacco riservata, se ho un problema sparisco per mesi piuttosto che chiedere aiuto o dire che sto male (vero ragazze ^^")
ci sono limiti che posso essere superati, e devono esserlo. ci sono limiti che non si possono superare e che ci distruggono mentre tentiamo di raggiungerli. l'importante nella vita è capire davanti a quali ci troviamo!