DIGITALIS PURPUREA - "Emotional Decompression Chamber" - REVIEWS
- Thread starter Emi
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http://www.metalwave.it/viewrece.php?id=2706
E' definitivamente un lavoro positivo quest'ultimo di Digitalis Purpurea, progetto one man band dietro il quale si nasconde il torinese Pi Greco, attivo già dal 2000.
Digitalis Purpurea è il nome della Digitale Purpurea, una pianta dai fiori esuberanti e raccolti in grappoli, meglio nota come il dito del diavolo per la difficoltà di stabilire e differenziare il dosaggio medico utile della pianta da quello letale. Ma il richiamo del nome va anche a Giovanni Pascoli e al suo omonimo componimento.
E sono questi continui rimandi alla cultura letteraria e scientifica a rendere la confezione ancora più affascinante.
Un progetto musicale definito, consapevole e ben concepito, che per certi versi richiama senza troppi complimenti i migliori Nine Inch Nails, dei quali sembra assimilata la lezione (compresa quella di più facile ascolto).
In qualche pezzo è possibile cogliere delle forzature quanto alla pronuncia inglese. Eppure, nonostante laccento italiano insolitamente marcato, il risultato è ancora più invitante e particolare, caratterizzante della personalità della traccia nello specifico. Tale da far pensare a un effetto grottesco voluto, quasi di straniamento e paradosso decisi a tavolino.
Un sound per nulla difficile né pesante nelle sue componenti. Anzi, si rivela presto una sorta di dipendenza dallascolto, un pezzo dietro laltro. Figure evocate in pieno delirio industrial, sfocate e distorte, si avvicendano pericolosamente accattivanti secondo il concept di Emotional Decompression Chamber.
Ogni traccia risulta condita da una vena sadica ma seducente, dalla voce di Pi Greco distorta e malefica, talvolta accompagnata da una vocalist femminile apparsa allimprovviso per confondere e torturare, mantenendo ritmi coinvolgenti e cangianti nelleffetto finale di dolore o sollievo. Episodi degni di nota quelli al pianoforte e alla chitarra pulita, sposati senza fatica a distorsioni e loops. Nel loro ottimo amalgama, questi suoni creano solchi profondi e stati danimo di forte empatia con lascoltatore, il quale non può far altro che lasciarsi guidare in questa sorta di canto elettro-distorto della sirena.
Ed è proprio questo carattere doppio, di bellezza fatale, di profondità consolante per il ritrovato senso ultimo delle cose e pericoloso horror vacui, il cuore pulsante del progetto Digitalis.
Tornando alla posologia della pianta, un leggero aumento del dosaggio può fare la differenza tra una dose innocua e una fatale. Nonostante ciò, non si possono fermare le note e i suoni di Emotional Decompression Chamber, che ci ricorda il rischio che fin dalla nascita siamo consci o non consci di avere, quello di trovarci sempre e comunque tra la vita e la morte.
75/100
E' definitivamente un lavoro positivo quest'ultimo di Digitalis Purpurea, progetto one man band dietro il quale si nasconde il torinese Pi Greco, attivo già dal 2000.
Digitalis Purpurea è il nome della Digitale Purpurea, una pianta dai fiori esuberanti e raccolti in grappoli, meglio nota come il dito del diavolo per la difficoltà di stabilire e differenziare il dosaggio medico utile della pianta da quello letale. Ma il richiamo del nome va anche a Giovanni Pascoli e al suo omonimo componimento.
E sono questi continui rimandi alla cultura letteraria e scientifica a rendere la confezione ancora più affascinante.
Un progetto musicale definito, consapevole e ben concepito, che per certi versi richiama senza troppi complimenti i migliori Nine Inch Nails, dei quali sembra assimilata la lezione (compresa quella di più facile ascolto).
In qualche pezzo è possibile cogliere delle forzature quanto alla pronuncia inglese. Eppure, nonostante laccento italiano insolitamente marcato, il risultato è ancora più invitante e particolare, caratterizzante della personalità della traccia nello specifico. Tale da far pensare a un effetto grottesco voluto, quasi di straniamento e paradosso decisi a tavolino.
Un sound per nulla difficile né pesante nelle sue componenti. Anzi, si rivela presto una sorta di dipendenza dallascolto, un pezzo dietro laltro. Figure evocate in pieno delirio industrial, sfocate e distorte, si avvicendano pericolosamente accattivanti secondo il concept di Emotional Decompression Chamber.
Ogni traccia risulta condita da una vena sadica ma seducente, dalla voce di Pi Greco distorta e malefica, talvolta accompagnata da una vocalist femminile apparsa allimprovviso per confondere e torturare, mantenendo ritmi coinvolgenti e cangianti nelleffetto finale di dolore o sollievo. Episodi degni di nota quelli al pianoforte e alla chitarra pulita, sposati senza fatica a distorsioni e loops. Nel loro ottimo amalgama, questi suoni creano solchi profondi e stati danimo di forte empatia con lascoltatore, il quale non può far altro che lasciarsi guidare in questa sorta di canto elettro-distorto della sirena.
Ed è proprio questo carattere doppio, di bellezza fatale, di profondità consolante per il ritrovato senso ultimo delle cose e pericoloso horror vacui, il cuore pulsante del progetto Digitalis.
Tornando alla posologia della pianta, un leggero aumento del dosaggio può fare la differenza tra una dose innocua e una fatale. Nonostante ciò, non si possono fermare le note e i suoni di Emotional Decompression Chamber, che ci ricorda il rischio che fin dalla nascita siamo consci o non consci di avere, quello di trovarci sempre e comunque tra la vita e la morte.
75/100
http://metal.de/cdreviews.php4?was=review&id=15629
Ein neues Album vom italienischen Duo DIGITALIS PURPUREA, und allzu viel hat sich nicht geändert. Noch immer kredenzen sie der Hörerschaft eine Mischung aus Elektro und Industrial Rock, bei der vor allem Trent Reznors NINE INCH NAILS-Handschrift durchschimmert ("Dust Devil", "Fall Of Rimmel", "Horror Pleni"). Wiedersehen macht ja bekanntlich Freude, Wiederhören offenbar auch - wer also auf derlei Déjà-vus hungrig ist, sollte ruhig mal ein Ohr bei den Italienern riskieren.
Im Vergleich zum Vorgänger präsentiert man sich etwas homogener und zurückhaltender. Sie konzentrieren sich vornehmlich auf die elektronische Note, manchmal recht minimal, während allzu rockige Gitarrenbrecher eher zurückstecken müssen. Statt Action gibt es in den emotionalen Druckausgleich mit betontem, riffstarken Einsatz in den Refrains, die dadurch zusammen mit erhabenem Midtempo fast schon hymnenhafte Züge annehmen ("Blear"). Auch das Atmosphärische soll nicht zu kurz kommen, etwa wenn leise Stimmung aus dem knisternden Grammophon tönen ("Scotch-Taped Hours").
Insgesamt also schon wesentlich überzeugender, dennoch fehlen immer noch die Songs mit dem berühmten Aha-Effekt, und auch auf der Suche nach Eigenständigkeit sind DIGITALIS PURPUREA noch nicht recht fündig geworden.
Ein neues Album vom italienischen Duo DIGITALIS PURPUREA, und allzu viel hat sich nicht geändert. Noch immer kredenzen sie der Hörerschaft eine Mischung aus Elektro und Industrial Rock, bei der vor allem Trent Reznors NINE INCH NAILS-Handschrift durchschimmert ("Dust Devil", "Fall Of Rimmel", "Horror Pleni"). Wiedersehen macht ja bekanntlich Freude, Wiederhören offenbar auch - wer also auf derlei Déjà-vus hungrig ist, sollte ruhig mal ein Ohr bei den Italienern riskieren.
Im Vergleich zum Vorgänger präsentiert man sich etwas homogener und zurückhaltender. Sie konzentrieren sich vornehmlich auf die elektronische Note, manchmal recht minimal, während allzu rockige Gitarrenbrecher eher zurückstecken müssen. Statt Action gibt es in den emotionalen Druckausgleich mit betontem, riffstarken Einsatz in den Refrains, die dadurch zusammen mit erhabenem Midtempo fast schon hymnenhafte Züge annehmen ("Blear"). Auch das Atmosphärische soll nicht zu kurz kommen, etwa wenn leise Stimmung aus dem knisternden Grammophon tönen ("Scotch-Taped Hours").
Insgesamt also schon wesentlich überzeugender, dennoch fehlen immer noch die Songs mit dem berühmten Aha-Effekt, und auch auf der Suche nach Eigenständigkeit sind DIGITALIS PURPUREA noch nicht recht fündig geworden.
http://cosucce.blogspot.com/2010/11/digitalis-purpurea-emotional.html
Digitalis Purpurea is the botanic name of the Purple Foxglove, a plant symbol of temptation, pleasant but at the same time destructive. As the plant, this italian band dual purpose is fascinating the outside while slowly killing the inside. This perhaps too much poetical description may not be too far from the truth if we especially consider the new album, by the beautiful title of 'Emotional Decompression Chamber'. Quickly tagged as "EBM meets Metal guitars" the songs are more than simply music for deaf ears.
The rhytms are never dull, and throughout the whole lenght of the album, a sense of nausea (meant as a strange and persistent bad feeling, that slowly grows inside) always lurks in the background, and that's the feature I appreciated most. There's no naive fancy jiggling, just crude and painflul denounce of corruption, may it be social, psychological or physcal.
Besides being an interesting and catchy set of songs, well composed and cleverly recorded, there are still too many echoes of bands such as some Marilyn Manson, and especially Dope Star Inc. but it's also true that's very difficult to be original in this kind of music. Differently from the two previously cited above, Digitalis Purpurea seem to be more fond in lyrics: if you dig a little deeper you can find a whole full collection of modern dark poems, influenced by great and immortal artists such as influences are Giovanni Pascoli, Oscar Wilde, H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe, and many more.
'Emotional Decompression Chamber' represents a good step ahead for Digitalis Purpurea dealing with personality and a proper own sound, although the final goal has not been reached yet.
Digitalis Purpurea is the botanic name of the Purple Foxglove, a plant symbol of temptation, pleasant but at the same time destructive. As the plant, this italian band dual purpose is fascinating the outside while slowly killing the inside. This perhaps too much poetical description may not be too far from the truth if we especially consider the new album, by the beautiful title of 'Emotional Decompression Chamber'. Quickly tagged as "EBM meets Metal guitars" the songs are more than simply music for deaf ears.
The rhytms are never dull, and throughout the whole lenght of the album, a sense of nausea (meant as a strange and persistent bad feeling, that slowly grows inside) always lurks in the background, and that's the feature I appreciated most. There's no naive fancy jiggling, just crude and painflul denounce of corruption, may it be social, psychological or physcal.
Besides being an interesting and catchy set of songs, well composed and cleverly recorded, there are still too many echoes of bands such as some Marilyn Manson, and especially Dope Star Inc. but it's also true that's very difficult to be original in this kind of music. Differently from the two previously cited above, Digitalis Purpurea seem to be more fond in lyrics: if you dig a little deeper you can find a whole full collection of modern dark poems, influenced by great and immortal artists such as influences are Giovanni Pascoli, Oscar Wilde, H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe, and many more.
'Emotional Decompression Chamber' represents a good step ahead for Digitalis Purpurea dealing with personality and a proper own sound, although the final goal has not been reached yet.
Rock Tribune Magazine
Digitalis Purpurea
Emotional Decompression Chamber
Aural Music
Wie zich afvraagt waar deze band haar ongewone naam vandaan haalt, hoeft het niet verder te zoeken dan in de enigszins verwilderde tuin. Het is namelijk de Latijnse naam voor vingerhoedskruid, een erg giftige plant die weliswaar ook nuttige medicinale toepassingen kent. Of dit Italiaanse combo met dezelfde naam ook heil brengt, is wellicht afhankelijk van je smaak. Het is het soloproject van een zekere Pi Greco, die sinds 2000 Digitalis Purpurea runt en zich op een mix van industrial en electro gooide. Met Emotional Decompression Chamber is de man uit Turijn aan zijn derde volwaardige cd toe. De electroclash-beats maken het geheel dansbaar, maar tegelijk zorgen de gruizige gitaarklanken en vervormde vocalen voor een donkere en rockgerichte sound. De Weltschmerz slaat ervan af, maar tegelijk is het niet allemaal kommer en kwel en lijkt de man er soms ook een decadent feestje van te maken. Helaas is het Italiaanse accent van Pi Greco tenenkrullend irritant en maakt hij een deel van zijn eigen werk op die manier haast lachwekkend. Jammer, want verder is dit project wel degelijk aardig luistervoer voor EBM en industrialfans. Om buiten zijn eigen landsgrenzen door te kunnen breken, raden we Pi toch aan om naar een zanger te zoeken die het Engels deftig beheerst, want nu kan men er enkel in Italië zelf bewondering voor hebben.
Morbid Geert
73
Digitalis Purpurea
Emotional Decompression Chamber
Aural Music
Wie zich afvraagt waar deze band haar ongewone naam vandaan haalt, hoeft het niet verder te zoeken dan in de enigszins verwilderde tuin. Het is namelijk de Latijnse naam voor vingerhoedskruid, een erg giftige plant die weliswaar ook nuttige medicinale toepassingen kent. Of dit Italiaanse combo met dezelfde naam ook heil brengt, is wellicht afhankelijk van je smaak. Het is het soloproject van een zekere Pi Greco, die sinds 2000 Digitalis Purpurea runt en zich op een mix van industrial en electro gooide. Met Emotional Decompression Chamber is de man uit Turijn aan zijn derde volwaardige cd toe. De electroclash-beats maken het geheel dansbaar, maar tegelijk zorgen de gruizige gitaarklanken en vervormde vocalen voor een donkere en rockgerichte sound. De Weltschmerz slaat ervan af, maar tegelijk is het niet allemaal kommer en kwel en lijkt de man er soms ook een decadent feestje van te maken. Helaas is het Italiaanse accent van Pi Greco tenenkrullend irritant en maakt hij een deel van zijn eigen werk op die manier haast lachwekkend. Jammer, want verder is dit project wel degelijk aardig luistervoer voor EBM en industrialfans. Om buiten zijn eigen landsgrenzen door te kunnen breken, raden we Pi toch aan om naar een zanger te zoeken die het Engels deftig beheerst, want nu kan men er enkel in Italië zelf bewondering voor hebben.
Morbid Geert
73
http://www.writteninmusic.com/alter...urea-emotional-decompression-chamber/lang/nl/
3,5/5
Digitalis Purpurea is een Italiaanse industrial metal band. De naam van de band is ook de Latijnse naam van het giftige vingerhoedskruid. Het euvel met industrial metal is dat iedere nieuwe band automatisch met Rammstein vergeleken word. Op dit vlak is het verschil duidelijk: de muziek op hun nieuwste CD genaamd Emotional Decompression Chamber neigt meer naar industrial dan metal. De gitaren spelen voor mijn gevoel een te ondergeschikte rol. Dit neemt niet weg dat de muziek ranzig en korzelig klinkt, wat voor mij een positief punt is. Ondanks de beperkende instrumentele factoren bij industrial muziek bevat Emotional Decompression Chamber een breed scala aan verschillende nummers. De grote gemene deler is industrial en het genre wordt niet verlaten, maar de variatie hierbinnen is per nummer toch hoog te noemen. Desondanks zijn de nummers zelf redelijk eentonig. De verveling slaat gauw toe en ik merk dat ik al snel op de next button van mijn iPod klik voor het volgende nummer. Dat kan wellicht komen door het hierboven vermelde gebrek aan gitaren. Leken ze maar wat meer op Rammstein.
Hoewel de band hot is zou ik fans van industrial toch aan willen raden deze CD eerst eens te beluisteren!
3,5/5
Digitalis Purpurea is een Italiaanse industrial metal band. De naam van de band is ook de Latijnse naam van het giftige vingerhoedskruid. Het euvel met industrial metal is dat iedere nieuwe band automatisch met Rammstein vergeleken word. Op dit vlak is het verschil duidelijk: de muziek op hun nieuwste CD genaamd Emotional Decompression Chamber neigt meer naar industrial dan metal. De gitaren spelen voor mijn gevoel een te ondergeschikte rol. Dit neemt niet weg dat de muziek ranzig en korzelig klinkt, wat voor mij een positief punt is. Ondanks de beperkende instrumentele factoren bij industrial muziek bevat Emotional Decompression Chamber een breed scala aan verschillende nummers. De grote gemene deler is industrial en het genre wordt niet verlaten, maar de variatie hierbinnen is per nummer toch hoog te noemen. Desondanks zijn de nummers zelf redelijk eentonig. De verveling slaat gauw toe en ik merk dat ik al snel op de next button van mijn iPod klik voor het volgende nummer. Dat kan wellicht komen door het hierboven vermelde gebrek aan gitaren. Leken ze maar wat meer op Rammstein.
Hoewel de band hot is zou ik fans van industrial toch aan willen raden deze CD eerst eens te beluisteren!
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
- 0
- 1
http://www.hardsounds.it/PUBLIC/recensione.php?id=6699
Industrial corposo ed elettronico che non fatica molto a vestirsi di celluloide ed a fungere da colonna sonora per determinati generi cinematografici che abbracciano tematiche psico-oscure. Non a caso l'idea attorno cui ruoterebbe il concept del disco è quella di porsi come un'immaginaria soundtrack di "Strade Perdute" di David Lynch. Intento in parte raggiunto sul piano concettuale. Risultato che si ripete anche sostanzialmente su quello artistico: se si supera la dubbia pronuncia in inglese del cantato e rimandi troppo marcati a band come Nine Inch Nails e Die Krupps - loro sorta di versione più cadenzata e ragionata - Digitalis Purpurea (monicker che induce i più a diventare ridicolmente botanici della domenica), a tutti gli effetti one man band dietro cui si cela Pi Greco, piemontese, sforna un lavoro onesto che se osa poco e stagna in soluzioni ritmiche ed armoniche ripetitive, riesce allo stesso tempo a risultare piacevolmente disturbante grazie ad una vena gotica di fondo - nel senso evocativo e letterario del termine - che lo rende spettrale ed inquietante alla gradazione ideale. Sensazioni che restano immutate lungo tutto l'arco del disco che si perpetuano con una certa - troppa - insistenza, ma che sul finire si sciolgono con gli ultimi due brani, "Devote" e "Venus Eclipse", per divenire nenia sofferente attraverso malinconiche note di piano ed arpeggi acustici di chitarra che annunciano il tramonto dell'essere - o la sua definitiva sconfitta - quando i suoni e le melodie si fanno più umane, calde, e si perdono nel silenzio conclusivo che chiude "Emotional Decompression Chamber", lavoro decadente che stimola l'immaginazione e decompone lo spirito, ma che non affonda mai completamente il colpo.
Più decisione, convinzione, ed il salto di qualità definitivo sarà a portata di mano.
VOTO 70 _GUIDA AL GIUDIZIO 0-29 inascoltabile
30-39 disatroso
40-49 inconsistente
50-59 non sufficiente
60-65 si può ascoltare
66-70 positivo
71-75 interessante
76-80 soldi ben spesi
81-85 grande disco
86-90 eccellente
91-95 capolavoro
96-100 storia e leggenda.
RECENSORE Andrea Punzo e-mail
RECENSITO IL 10/11/2010
Industrial corposo ed elettronico che non fatica molto a vestirsi di celluloide ed a fungere da colonna sonora per determinati generi cinematografici che abbracciano tematiche psico-oscure. Non a caso l'idea attorno cui ruoterebbe il concept del disco è quella di porsi come un'immaginaria soundtrack di "Strade Perdute" di David Lynch. Intento in parte raggiunto sul piano concettuale. Risultato che si ripete anche sostanzialmente su quello artistico: se si supera la dubbia pronuncia in inglese del cantato e rimandi troppo marcati a band come Nine Inch Nails e Die Krupps - loro sorta di versione più cadenzata e ragionata - Digitalis Purpurea (monicker che induce i più a diventare ridicolmente botanici della domenica), a tutti gli effetti one man band dietro cui si cela Pi Greco, piemontese, sforna un lavoro onesto che se osa poco e stagna in soluzioni ritmiche ed armoniche ripetitive, riesce allo stesso tempo a risultare piacevolmente disturbante grazie ad una vena gotica di fondo - nel senso evocativo e letterario del termine - che lo rende spettrale ed inquietante alla gradazione ideale. Sensazioni che restano immutate lungo tutto l'arco del disco che si perpetuano con una certa - troppa - insistenza, ma che sul finire si sciolgono con gli ultimi due brani, "Devote" e "Venus Eclipse", per divenire nenia sofferente attraverso malinconiche note di piano ed arpeggi acustici di chitarra che annunciano il tramonto dell'essere - o la sua definitiva sconfitta - quando i suoni e le melodie si fanno più umane, calde, e si perdono nel silenzio conclusivo che chiude "Emotional Decompression Chamber", lavoro decadente che stimola l'immaginazione e decompone lo spirito, ma che non affonda mai completamente il colpo.
Più decisione, convinzione, ed il salto di qualità definitivo sarà a portata di mano.
VOTO 70 _GUIDA AL GIUDIZIO 0-29 inascoltabile
30-39 disatroso
40-49 inconsistente
50-59 non sufficiente
60-65 si può ascoltare
66-70 positivo
71-75 interessante
76-80 soldi ben spesi
81-85 grande disco
86-90 eccellente
91-95 capolavoro
96-100 storia e leggenda.
RECENSORE Andrea Punzo e-mail
RECENSITO IL 10/11/2010
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
- 0
- 1
http://www.wingsofdeath.nu/content/36,10835/Digitalis Purpurea - Emotional Decompression Chamber
Digitalis Purpurea:
1)De Latijnse benaming voor vingerhoedskruid, een tweejarige plant die veel in siertuinen wordt gebruikt. Deze plant is erg giftig en kent daarnaast ook medicinale toepassingen.
2)Electro/industrial muzikaal project uit Turijn, Italië rond muzikant/programmeur Pi Greco (echte naam Cristian Marovino). Met Emotional Decompression Chamber is dit gezelschap toe aan de derde langspeler. Partner in crime op deze cd is C-Power (Marco Magnanelli).
Aangezien ik geacht wordt cd's te reviewen zal ik mij hier concentreren op optie 2. En om dan maar meteen met de deur in huis te vallen: hoewel deze act gerekend wordt tot de industrial metal is er maar relatief weinig metal aan Digitalis Purpurea. De muziek is vooral veel industrial, electro zou ik zelfs zeggen. Elektronische muziek voert de boventoon, wat weliswaar zeer dansbare muziek oplevert, het metalen aspect dreigt enigszins onder te sneeuwen. Met name het gitaarwerk had wel wat prominenter aanwezig mogen zijn en komt er hier bekaaid van af. Ook de zang krijgt regelmatig wel erg veel ruimte, wat des te jammer is gezien het vette accent van Pi Greco. Denk bij elektronische muziek overigens niet aan uptempo dance of iets dergelijks, de meeste nummers op deze cd zijn behoorlijk langzaam.
De eerste twee tracks Musclebound en Dust Devil zijn nogal toegankelijk, wat bij mij een associatie met het werk van Marilyn Manson oproept. Meer popgerichte nummers, voornamelijk veel elektronica en lijzige praat-zang. Op Magic Cube treffen we dan iets wat lijkt op een electrobeat aan, waarbij ik me daarnaast afvraag of de vocalen bewust met zo'n dik accent zijn ingezongen of dat de man van nature zo klinkt. Na een paar nummers bekruipt mij het gevoel dat het tempo wel eens een keer omhoog mag, het wordt nu wel erg eentonig. Dat gaat helaas niet gebeuren, waardoor er voor mij persoonlijk veel te weinig afwisseling in de plaat zit om echt te blijven boeien.
En daarmee ben ik eigenlijk al meteen tot mijn conclusie over deze cd gekomen. De muziek is voor mij te eentonig om lang te blijven boeien. Ook komt het materiaal nauwelijks in de buurt van wat als industrial metal te beschouwen valt. Het is eerder redelijk toegankelijke elektronische muziek, er wordt nauwelijks op gezongen, eerder worden de teksten gesproken of gefluisterd. Klassieke rock/metal elementen zijn nauwelijks aanwezig, gitaarwerk wordt spaarzaam ingezet en geheel in dienst van de composities. Dan kom ik toch nog heel even terug op optie 1 die ik hierboven benoemde: de band Digitalis Purpurea zou wel wat van het gif en de heilzame werking van zijn naamgenoot de plant kunnen gebruiken.
Digitalis Purpurea:
1)De Latijnse benaming voor vingerhoedskruid, een tweejarige plant die veel in siertuinen wordt gebruikt. Deze plant is erg giftig en kent daarnaast ook medicinale toepassingen.
2)Electro/industrial muzikaal project uit Turijn, Italië rond muzikant/programmeur Pi Greco (echte naam Cristian Marovino). Met Emotional Decompression Chamber is dit gezelschap toe aan de derde langspeler. Partner in crime op deze cd is C-Power (Marco Magnanelli).
Aangezien ik geacht wordt cd's te reviewen zal ik mij hier concentreren op optie 2. En om dan maar meteen met de deur in huis te vallen: hoewel deze act gerekend wordt tot de industrial metal is er maar relatief weinig metal aan Digitalis Purpurea. De muziek is vooral veel industrial, electro zou ik zelfs zeggen. Elektronische muziek voert de boventoon, wat weliswaar zeer dansbare muziek oplevert, het metalen aspect dreigt enigszins onder te sneeuwen. Met name het gitaarwerk had wel wat prominenter aanwezig mogen zijn en komt er hier bekaaid van af. Ook de zang krijgt regelmatig wel erg veel ruimte, wat des te jammer is gezien het vette accent van Pi Greco. Denk bij elektronische muziek overigens niet aan uptempo dance of iets dergelijks, de meeste nummers op deze cd zijn behoorlijk langzaam.
De eerste twee tracks Musclebound en Dust Devil zijn nogal toegankelijk, wat bij mij een associatie met het werk van Marilyn Manson oproept. Meer popgerichte nummers, voornamelijk veel elektronica en lijzige praat-zang. Op Magic Cube treffen we dan iets wat lijkt op een electrobeat aan, waarbij ik me daarnaast afvraag of de vocalen bewust met zo'n dik accent zijn ingezongen of dat de man van nature zo klinkt. Na een paar nummers bekruipt mij het gevoel dat het tempo wel eens een keer omhoog mag, het wordt nu wel erg eentonig. Dat gaat helaas niet gebeuren, waardoor er voor mij persoonlijk veel te weinig afwisseling in de plaat zit om echt te blijven boeien.
En daarmee ben ik eigenlijk al meteen tot mijn conclusie over deze cd gekomen. De muziek is voor mij te eentonig om lang te blijven boeien. Ook komt het materiaal nauwelijks in de buurt van wat als industrial metal te beschouwen valt. Het is eerder redelijk toegankelijke elektronische muziek, er wordt nauwelijks op gezongen, eerder worden de teksten gesproken of gefluisterd. Klassieke rock/metal elementen zijn nauwelijks aanwezig, gitaarwerk wordt spaarzaam ingezet en geheel in dienst van de composities. Dan kom ik toch nog heel even terug op optie 1 die ik hierboven benoemde: de band Digitalis Purpurea zou wel wat van het gif en de heilzame werking van zijn naamgenoot de plant kunnen gebruiken.
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
- 0
- 1
A&B MUSIC WEBZINE
Digitalis Purpurea è un progetto nato nel 2000 a Torino e vede come protagonista Pi Greco. Il nome della band deriva da una pianta che compare in un poema di Giovanni Pascoli e che simboleggia la tentazione, piacevole ma allo stesso tempo distruttiva (una delle prime canzoni si intitola Elena & Maria, protagoniste dellopera pascoliana). La prima demo viene registrata nellinverno del 2003 e prodotta in un numero di copie molto limitato, ma che sfoggia un sound aspro e arrugginito, tentando un nuovo approccio musicale che mescola lelettronica con il tradizionale black metal. Passano gli anni, ricchi di intensa produzione: nel 2007 Digitalis Purpurea viene selezionato come gruppo spalla dei teutonici Das Ich e lanno successivo viene firmato il contratto con letichetta Dreamcell11/Aural Music con cui pubblica lalbum Aseptic White.
Nel 2010 vediamo la one man band impegnata con luscita di un nuovo concept album, il cui sound molto particolare, caratterizzato da un electronic metal a tratti industrial, fa pensare a gruppi dal simile stile come ad esempio i tedeschi ASP. Questo concept si intitola Emotional Decompression Chamber e si apre con Musclebound. I primi suoni fanno presagire una presenza; latmosfera indefinita è ritmata dalle percussioni, mentre una voce scandisce chiaramente le parole in uno sfondo strumentale dalle nuances elettroniche. Laspetto elettronico non viene certo abbandonato,nemmeno nel secondo brano Dust Devil. La voce e gli effetti sonori sono fortemente influenzati dallo stile di Marilyn Manson e rievocano una dimensione surreale e sconfinata. Gli electro-clash beats di Magic Cube risuonano in un gioco di sonorità poliedriche, mentre una voce assidua colpisce la mente dellascoltatore, la quale si contorce come se tentasse di risolvere il cubo magico, metafora che appare proprio nella canzone.
Intanto chitarre in stile desert rock aprono e chiudono la quarta traccia. Qui Digitalis Purpurea esprime un concetto particolare riassunto nel titolo The Shedding, che letteralmente significa cambiare pelle, fare la muta. I toni cambiano e cambia anche latmosfera nel brano Fall of Rimmel, dove emerge una figura femminile, la cui voce si fa sentire dopo il refrain. In Blear inizialmente il ritmo si fa più lento, sebbene in seguito questo si alterni a parti più energiche, soprattutto nel ritornello. Scotch-Taped Hours si apre con un sussurro lontano che si avvicina sempre più,accompagnato dal rumore in sottofondo di un grammofono rotto. Il tutto rievoca sensazioni più tranquille, ma comunque malinconiche, sottolineate dai riff di chitarra che intonano una ballata. I tratti industrial ritornano in Horror Pleni e in Devote, sebbene nella seconda ci siano anche motivi più melodici, tanto che con gli effetti adottati per la voce, sembra quasi di sentire un brano dei Deftones. Emotional Decompression Chamber si conclude con leclisse di Venere (Venus Eclipse), evocando grazia e nostalgia.
Lalbum è il risultato di una combinazione di sonorità suggestive e psichedeliche che offre brani poco adatti ad un ascolto casalingo, ma piuttosto per fare da soundtracks in un film di fantascienza/utopico.
http://www.artistsandbands.org/ita/modules/recensioni/detailfile.php?lid=2074
Digitalis Purpurea è un progetto nato nel 2000 a Torino e vede come protagonista Pi Greco. Il nome della band deriva da una pianta che compare in un poema di Giovanni Pascoli e che simboleggia la tentazione, piacevole ma allo stesso tempo distruttiva (una delle prime canzoni si intitola Elena & Maria, protagoniste dellopera pascoliana). La prima demo viene registrata nellinverno del 2003 e prodotta in un numero di copie molto limitato, ma che sfoggia un sound aspro e arrugginito, tentando un nuovo approccio musicale che mescola lelettronica con il tradizionale black metal. Passano gli anni, ricchi di intensa produzione: nel 2007 Digitalis Purpurea viene selezionato come gruppo spalla dei teutonici Das Ich e lanno successivo viene firmato il contratto con letichetta Dreamcell11/Aural Music con cui pubblica lalbum Aseptic White.
Nel 2010 vediamo la one man band impegnata con luscita di un nuovo concept album, il cui sound molto particolare, caratterizzato da un electronic metal a tratti industrial, fa pensare a gruppi dal simile stile come ad esempio i tedeschi ASP. Questo concept si intitola Emotional Decompression Chamber e si apre con Musclebound. I primi suoni fanno presagire una presenza; latmosfera indefinita è ritmata dalle percussioni, mentre una voce scandisce chiaramente le parole in uno sfondo strumentale dalle nuances elettroniche. Laspetto elettronico non viene certo abbandonato,nemmeno nel secondo brano Dust Devil. La voce e gli effetti sonori sono fortemente influenzati dallo stile di Marilyn Manson e rievocano una dimensione surreale e sconfinata. Gli electro-clash beats di Magic Cube risuonano in un gioco di sonorità poliedriche, mentre una voce assidua colpisce la mente dellascoltatore, la quale si contorce come se tentasse di risolvere il cubo magico, metafora che appare proprio nella canzone.
Intanto chitarre in stile desert rock aprono e chiudono la quarta traccia. Qui Digitalis Purpurea esprime un concetto particolare riassunto nel titolo The Shedding, che letteralmente significa cambiare pelle, fare la muta. I toni cambiano e cambia anche latmosfera nel brano Fall of Rimmel, dove emerge una figura femminile, la cui voce si fa sentire dopo il refrain. In Blear inizialmente il ritmo si fa più lento, sebbene in seguito questo si alterni a parti più energiche, soprattutto nel ritornello. Scotch-Taped Hours si apre con un sussurro lontano che si avvicina sempre più,accompagnato dal rumore in sottofondo di un grammofono rotto. Il tutto rievoca sensazioni più tranquille, ma comunque malinconiche, sottolineate dai riff di chitarra che intonano una ballata. I tratti industrial ritornano in Horror Pleni e in Devote, sebbene nella seconda ci siano anche motivi più melodici, tanto che con gli effetti adottati per la voce, sembra quasi di sentire un brano dei Deftones. Emotional Decompression Chamber si conclude con leclisse di Venere (Venus Eclipse), evocando grazia e nostalgia.
Lalbum è il risultato di una combinazione di sonorità suggestive e psichedeliche che offre brani poco adatti ad un ascolto casalingo, ma piuttosto per fare da soundtracks in un film di fantascienza/utopico.
http://www.artistsandbands.org/ita/modules/recensioni/detailfile.php?lid=2074
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
- 0
- 1
J H Music Promotions
http://www.jhmusicpromotions.com/we...ull&id=1291832787&archive=&start_from=&ucat=2
Review
The name Digitalis Purpurea, the botanical name for the Purple Foxglove, may at first seem like a weird name for an Industrial Metal band. But it is only when you dig deeper into the symbol of the plant that you discovering its secret. For Digitalis Purpurea symbolises temptation. Something that is pleasant but destructive to the stage of an overdose being lethal. Now it appears a bit more fitting for the name of a band, providing the music can live up to the names reputation that is.
Emotional Decompression Chamber starts off how it aims to progress after a brief eerie intro the beats start hitting, the synthesisers add some depth to the sound and the guitars come crashing in over the top. With Rob Zombie style vocals to round it off, the album contains everything that you would expect from an Industrial Metal band. It comes as somewhat of a surprise that such a strong and well layered sound can be produced by Digitalis Purpurea, well once you realise they hold only one member, multi-instrumentalist Pi Greco, at least.
With their sound distant from that of the most noticeable one member industrial metal band, Nine Inch Nails, Digitalis Purpurea are well set to develop well within the genre and form a career of their own. Any single person that can write an entire album on their own and do it well deserves credit, and Digitalis Purpurea is one of them.
Posted on 08 Dec 2010 by Jason
http://www.jhmusicpromotions.com/we...ull&id=1291832787&archive=&start_from=&ucat=2
Review
The name Digitalis Purpurea, the botanical name for the Purple Foxglove, may at first seem like a weird name for an Industrial Metal band. But it is only when you dig deeper into the symbol of the plant that you discovering its secret. For Digitalis Purpurea symbolises temptation. Something that is pleasant but destructive to the stage of an overdose being lethal. Now it appears a bit more fitting for the name of a band, providing the music can live up to the names reputation that is.
Emotional Decompression Chamber starts off how it aims to progress after a brief eerie intro the beats start hitting, the synthesisers add some depth to the sound and the guitars come crashing in over the top. With Rob Zombie style vocals to round it off, the album contains everything that you would expect from an Industrial Metal band. It comes as somewhat of a surprise that such a strong and well layered sound can be produced by Digitalis Purpurea, well once you realise they hold only one member, multi-instrumentalist Pi Greco, at least.
With their sound distant from that of the most noticeable one member industrial metal band, Nine Inch Nails, Digitalis Purpurea are well set to develop well within the genre and form a career of their own. Any single person that can write an entire album on their own and do it well deserves credit, and Digitalis Purpurea is one of them.
Posted on 08 Dec 2010 by Jason
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
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- 1
INFERNO ROCK MAGAZINE
Digitalis Purpurea è il progetto di Pi Greco, musicista torinese che ha rubato il nome ad una pianta medicamentosa, ma il cui abuso può portare anche alla morte. Ciò che è buono e bello può nascondere terribili insidie, insomma. Il concetto è ben tradotto in un industrial rock/metal che striscia sinuoso e ipnotizzante, come un serpente velenoso. Le melodie sono semplici ma infettanti, e parecchi brani della raccolta potrebbero aspirare ad essere degli hit (Dust Devil, Magic Cube). La familiarità con l'EBM e le frange più estreme dell'elettronica concedono a Digitalis PUrpurea margini di manovra per trovare soluzioni espressive sufficientemente personali, cosi da riuscire a tenere a bada i fantasmi ingombranti di Nine Inch Nails e Marilyn Manson, comunque evocati in Blear. (Luciano Gaglio)
Digitalis Purpurea è il progetto di Pi Greco, musicista torinese che ha rubato il nome ad una pianta medicamentosa, ma il cui abuso può portare anche alla morte. Ciò che è buono e bello può nascondere terribili insidie, insomma. Il concetto è ben tradotto in un industrial rock/metal che striscia sinuoso e ipnotizzante, come un serpente velenoso. Le melodie sono semplici ma infettanti, e parecchi brani della raccolta potrebbero aspirare ad essere degli hit (Dust Devil, Magic Cube). La familiarità con l'EBM e le frange più estreme dell'elettronica concedono a Digitalis PUrpurea margini di manovra per trovare soluzioni espressive sufficientemente personali, cosi da riuscire a tenere a bada i fantasmi ingombranti di Nine Inch Nails e Marilyn Manson, comunque evocati in Blear. (Luciano Gaglio)
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
- 0
- 1
Review on MY FAVOURITE BLOODY MUSIC - JAPAN!!!
http://bloodline242.jugem.jp/
Italian Industrial-MetalユニットDigitalis Purpureaが2年振りとなる最新アルバム「Emotional Decompression Chamber」をリリース★
前作「Aseptic White」では、つい先日にCelldwellerと共に来日も果たしたあのDope stars Inc.のVictor Loveをプロデューサーに迎え、サイバー感溢れる、疾走感を伴ったIndustrial-Metal/Industrial-Rockサウンドを展開していた。
最新作「Emotional Decompression Chamber」でもVictor Loveが製作に参加しており、自ずと前作「Aseptic White」を踏襲するサウンド・メイクになっている。
スタイリッシュとも言えるサイバーなIndustrial-Metal/Industrial-Rockサウンドだが、個人的にオススメなのは、Experimental-Rockなトラック「Scotch-Taped-Hours」だろう。
また、パンキッシュな女性ボーカルを絡めた「Horror-Pleni」もCyber-Punkな要素を感じるハジけた一曲だ。
明らかに前作「Aseptic White」をパワーアップさせたIndustrial-Metal/Industrial-Rockサウンドは、貴方のハートを鷲掴み☆
試聴はこちらで。
http://bloodline242.jugem.jp/
Italian Industrial-MetalユニットDigitalis Purpureaが2年振りとなる最新アルバム「Emotional Decompression Chamber」をリリース★
前作「Aseptic White」では、つい先日にCelldwellerと共に来日も果たしたあのDope stars Inc.のVictor Loveをプロデューサーに迎え、サイバー感溢れる、疾走感を伴ったIndustrial-Metal/Industrial-Rockサウンドを展開していた。
最新作「Emotional Decompression Chamber」でもVictor Loveが製作に参加しており、自ずと前作「Aseptic White」を踏襲するサウンド・メイクになっている。
スタイリッシュとも言えるサイバーなIndustrial-Metal/Industrial-Rockサウンドだが、個人的にオススメなのは、Experimental-Rockなトラック「Scotch-Taped-Hours」だろう。
また、パンキッシュな女性ボーカルを絡めた「Horror-Pleni」もCyber-Punkな要素を感じるハジけた一曲だ。
明らかに前作「Aseptic White」をパワーアップさせたIndustrial-Metal/Industrial-Rockサウンドは、貴方のハートを鷲掴み☆
試聴はこちらで。
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
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ALONE MUSIC
http://www.alonemusic.it/section.php?article=1740§ion=recensioni
"Emotional Decompression Chamber" è il nuovo concept album dei Digitalis Purpurea, one man band dietro cui si cela il torinese Pi Greco.
Il nome deriva da quello di una pianta velenosa, già scelta come titolo per un componimento di Giovanni Pascoli, che tuttavia presa in dosi lievi ha delle importanti proprietà mediche.
Il concept si sviluppa intorno a due personaggi, Junichiro and Ishtar, una moderna versione di Fando y Lis di Alejandro Jodorowsky, alla ricerca di una città leggendaria chiamata Tar ungo una "strada perduta" di David Lynch.
L'ottima produzione presenta atmosfere industrial rock d'effetto, a momenti aggressive e a momenti oniriche ed evocative, con sorprendenti innesti di pianoforte e chitarre senza distorsione, il tutto a creare un ascolto piacevole, non immune da clichés ma notevolissimo e di sicuro successo tra gli amanti del genere.
http://www.alonemusic.it/section.php?article=1740§ion=recensioni
"Emotional Decompression Chamber" è il nuovo concept album dei Digitalis Purpurea, one man band dietro cui si cela il torinese Pi Greco.
Il nome deriva da quello di una pianta velenosa, già scelta come titolo per un componimento di Giovanni Pascoli, che tuttavia presa in dosi lievi ha delle importanti proprietà mediche.
Il concept si sviluppa intorno a due personaggi, Junichiro and Ishtar, una moderna versione di Fando y Lis di Alejandro Jodorowsky, alla ricerca di una città leggendaria chiamata Tar ungo una "strada perduta" di David Lynch.
L'ottima produzione presenta atmosfere industrial rock d'effetto, a momenti aggressive e a momenti oniriche ed evocative, con sorprendenti innesti di pianoforte e chitarre senza distorsione, il tutto a creare un ascolto piacevole, non immune da clichés ma notevolissimo e di sicuro successo tra gli amanti del genere.
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
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- 1
KRONUS MORTUS
Vote:8
http://kronosmortus.hu/node/26446
The second release of the Industrial/Rock fusion solo projekt is a very catchy and well-written release. Pi Greco found the perfect balance between the pure industrial and rock, between the soft keys and the hard guitar riffs. A very good album for the fans of latest Mortiis and for those who liked the movement of the millenium's industrial rock scene.
Ha az olasz industrial szcénára gondolunk, azon belül is azokra a stílusokra, amikben szerepel a rock/metalnak valamilyen formája, egyből rájövünk, hogy elég erős az ilyen irányú ottani mozgalom. Elég ha a Dope Stars Inc. sikerére vagy az underground körökben kultikus Aborymra gondolni, de ide sorolható a szépreményű, de azóta már feloszlott 3 név alatt futó egyszemélyes formáció is. A Digitalis Purpurea is igyekszik terjeszteni az olasz industrial szcéna jó hírét, mindezt úgy, hogy egy kicsit más pályán mozog, mint a fent említett zenekarok, illetve mint akármelyik nevesebb olasz zenekar. Jómagam az első albumukon szereplő Nelly Furtado feldolgozással (Maneater) találkoztam velük először, amin Tying Tiffany, az olasz industrial-lady is hallatta hangját, és amely sokkal jobb lett az eredetinél. Már akkor is körvonalazódott ennek az egyébként egyszemélyes formációnak a potenciálja, a második album pedig megerősített abban, hogy megéri odafigyelni erre a projektre.
Ha pontosabban körvonalaznom kéne, hogy milyen zene található az Emotional Decompression Chamberen, akkor úgy írnám le, hogy a metalnak egy lágyabb változatát, vagy inkább a durvább rockzenét keveri az industriallal (vagy fordítva). Ez vonhat halvány párhuzamot a DSI-vel, de maximum ennyi a hasonlóság a két irány között, a Digitalis Purpurea zenéje ugyanis nem indusztriális elemekkel díszített rockzene, hanem konkrétan az alap industrial és a rock/metal találkozása tökéletes arányban vegyítve. Kicsit több a gitár és vidámabb a hangulat, mint például a Punto Omega esetében, de kevesebb, mint a DSI-nél, talán az Angelspit használ ilyen arányú keveréket, viszont a hangulat itt egyáltalán nem olyan agresszív, és a zene is változatosabb. Igaz, ezen az albumon is van kétszer női vokál nem tudtam kideríteni, hogy ezúttal is Tying Tiffany volt-e a segítségükre aminél beugrik az ausztrál ipari formáció neve. A billentyűtémák és a gitárriffek igen fogósak az album nagy részén, és több stílusból építkeznek, így például a blues-os/desert rockos The Shedding mellett simán elfér egy trip-hopos kezdésű Machines Of The Loving Grace-t idéző Blear vagy éppen az újkori Mortiis-t eszünkbe juttató Devote. Mortiis neve egyébként a lemez egyik legerősebb szerzeményének számító Dust Devilnél is beugrik, főként a vokál torzítása és a basszussáv miatt (a refrén alatt található szintipop/rockos hangzás ugyan nem az ő védjegye, de ehhez a számhoz remekül passzol). Azért az is érződik, hogy a DSI segített a lemez felvételében, hiszen a nyitótételben érződik némi hasonlóság, mint ahogy a lemez másik fénypontjának számító Magic Cube esetében is. A lemeznek két apróbb hiányossága van, hogy a hangzás ugyan jónak mondható, de keveslem a dinamizmust, a basszust belőle, olyan, mintha nem tudná eldönteni, hogy inkább dallamos legyen, inkább rockos, vagy inkább agresszív, ezért mindhárom szegmens egyformán középszerűen szólal meg (habár a szinti samplerek legalább korrektül szólnak). Tovább gyengíti az összképet a Pi Greconak a vokalizálása, ami inkább keménykedő, mint kemény. Egyszerűen nincs jó orgánuma, de sokadik hallgatásra megszokható, ahogy az akcentusa is. Viszont a lassabb, torzított témáknál és ahol számít a dallam, ott jól illik a zenéhez a hangszíne.
Igen erős album lett az Emotional Decompression Chamber, jó koncepcióval és ötletes dalszövegekkel, maradandó dallamokkal. Habár van egy-egy üresjárat, összességében jó kikapcsolódás a fent említett zenekarok rajongóinak is és azoknak, akik kedvelték a 90-es évek és az ezredforduló industrial rockhullámát.
Vote:8
http://kronosmortus.hu/node/26446
The second release of the Industrial/Rock fusion solo projekt is a very catchy and well-written release. Pi Greco found the perfect balance between the pure industrial and rock, between the soft keys and the hard guitar riffs. A very good album for the fans of latest Mortiis and for those who liked the movement of the millenium's industrial rock scene.
Ha az olasz industrial szcénára gondolunk, azon belül is azokra a stílusokra, amikben szerepel a rock/metalnak valamilyen formája, egyből rájövünk, hogy elég erős az ilyen irányú ottani mozgalom. Elég ha a Dope Stars Inc. sikerére vagy az underground körökben kultikus Aborymra gondolni, de ide sorolható a szépreményű, de azóta már feloszlott 3 név alatt futó egyszemélyes formáció is. A Digitalis Purpurea is igyekszik terjeszteni az olasz industrial szcéna jó hírét, mindezt úgy, hogy egy kicsit más pályán mozog, mint a fent említett zenekarok, illetve mint akármelyik nevesebb olasz zenekar. Jómagam az első albumukon szereplő Nelly Furtado feldolgozással (Maneater) találkoztam velük először, amin Tying Tiffany, az olasz industrial-lady is hallatta hangját, és amely sokkal jobb lett az eredetinél. Már akkor is körvonalazódott ennek az egyébként egyszemélyes formációnak a potenciálja, a második album pedig megerősített abban, hogy megéri odafigyelni erre a projektre.
Ha pontosabban körvonalaznom kéne, hogy milyen zene található az Emotional Decompression Chamberen, akkor úgy írnám le, hogy a metalnak egy lágyabb változatát, vagy inkább a durvább rockzenét keveri az industriallal (vagy fordítva). Ez vonhat halvány párhuzamot a DSI-vel, de maximum ennyi a hasonlóság a két irány között, a Digitalis Purpurea zenéje ugyanis nem indusztriális elemekkel díszített rockzene, hanem konkrétan az alap industrial és a rock/metal találkozása tökéletes arányban vegyítve. Kicsit több a gitár és vidámabb a hangulat, mint például a Punto Omega esetében, de kevesebb, mint a DSI-nél, talán az Angelspit használ ilyen arányú keveréket, viszont a hangulat itt egyáltalán nem olyan agresszív, és a zene is változatosabb. Igaz, ezen az albumon is van kétszer női vokál nem tudtam kideríteni, hogy ezúttal is Tying Tiffany volt-e a segítségükre aminél beugrik az ausztrál ipari formáció neve. A billentyűtémák és a gitárriffek igen fogósak az album nagy részén, és több stílusból építkeznek, így például a blues-os/desert rockos The Shedding mellett simán elfér egy trip-hopos kezdésű Machines Of The Loving Grace-t idéző Blear vagy éppen az újkori Mortiis-t eszünkbe juttató Devote. Mortiis neve egyébként a lemez egyik legerősebb szerzeményének számító Dust Devilnél is beugrik, főként a vokál torzítása és a basszussáv miatt (a refrén alatt található szintipop/rockos hangzás ugyan nem az ő védjegye, de ehhez a számhoz remekül passzol). Azért az is érződik, hogy a DSI segített a lemez felvételében, hiszen a nyitótételben érződik némi hasonlóság, mint ahogy a lemez másik fénypontjának számító Magic Cube esetében is. A lemeznek két apróbb hiányossága van, hogy a hangzás ugyan jónak mondható, de keveslem a dinamizmust, a basszust belőle, olyan, mintha nem tudná eldönteni, hogy inkább dallamos legyen, inkább rockos, vagy inkább agresszív, ezért mindhárom szegmens egyformán középszerűen szólal meg (habár a szinti samplerek legalább korrektül szólnak). Tovább gyengíti az összképet a Pi Greconak a vokalizálása, ami inkább keménykedő, mint kemény. Egyszerűen nincs jó orgánuma, de sokadik hallgatásra megszokható, ahogy az akcentusa is. Viszont a lassabb, torzított témáknál és ahol számít a dallam, ott jól illik a zenéhez a hangszíne.
Igen erős album lett az Emotional Decompression Chamber, jó koncepcióval és ötletes dalszövegekkel, maradandó dallamokkal. Habár van egy-egy üresjárat, összességében jó kikapcsolódás a fent említett zenekarok rajongóinak is és azoknak, akik kedvelték a 90-es évek és az ezredforduló industrial rockhullámát.
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
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ARISTOCRAZIA WEBZINE
http://aristocraziawebzine.blogspot.com/2010/12/digitalis-purpurea-emotional.html
Tronus Abyss, Thee Maldoror Kollective e T3chn0ph0b1a. Cos'hanno in comune queste tre band? La prima caratteristica che mi salta in mente è il sound che fonde Metal ed Elettronica, ognuno a proprio modo. Sono inoltre tutte band italiane, ma volendo approfondire questo aspetto provengono tutte dalla stessa città: Torino. Ed è sempre il capoluogo piemontese che ci regala un altro progetto Industrial Metal, Digitalis Purpurea è infatti una one man band che con "Emotional Decompression Chamber" raggiunge quota tre full. Devo ammettere che prima d'ora non avevo mai sentito parlare di questa realtà, eppure il mastermind Pi Greco sembra essersi fatto strada in questi dieci anni di attività, ne è la prova il concerto di supporto ai Das Ich nel 2007. Per chi fosse ancora scettico, consiglio assolutamente l'ascolto di questo lavoro che è la dimostrazione più efficace della validità del progetto.
L'album è basato su un concept definibile come una versione moderna della prima opera di Alejandro Jodorowsky, "Fando Y Lis"; per quanto riguarda il sound, ci troviamo di fronte ad un Industrial Metal che ricorda abbastanza da vicino lo stile del più famoso Marylin Manson. Non pensate però che sia un suo clone, il ragazzo ha una particolare personalità e lo si nota da certe sperimentazioni che rendono l'album vario e più che piacevole: sto parlando delle schitarrate Desert Rock di "The Shedding", delle percussioni elettroniche presenti in tutto il lavoro ma che rendono al meglio in brani come "Magic Cube", dei synth quasi EBM di "Dust Devil" e di altri piccoli particolari come la voce femminile di "Fall Of Rimmel" e "Horror Pleni". Essendo un concept album, il mood del disco segue un andamento che va di pari passo con la storia narrata, è infatti un sound decisamente ritmato agli inizi ma che da "Blear" comincia a divenire malinconico fino ad arrivare alla tragica conclusione con "Venus Eclipse", mantenendo però un certo alone oscuro per tutta la durata.
Un album riuscito sotto tutti i punti di vista, compresa la produzione che rende ogni suono sia perfettamente udibile e quindi permette all'ascoltatore di cogliere tutte le sfumature del disco. Il panorama Industrial Metal italico non è affatto da sottovalutare, oltre alle realtà menzionate in apertura citerei gli Aborym e i Dope Stars Inc. di Victor Love che tra l'altro si è occupato del mixaggio di "Emotional Decompression Chamber"; Digitalis Purpurea è senza dubbio un progetto che porta ancora più in alto la nostra scena, gli amanti del Metal elettronico troveranno pane per i loro denti.
http://aristocraziawebzine.blogspot.com/2010/12/digitalis-purpurea-emotional.html
Tronus Abyss, Thee Maldoror Kollective e T3chn0ph0b1a. Cos'hanno in comune queste tre band? La prima caratteristica che mi salta in mente è il sound che fonde Metal ed Elettronica, ognuno a proprio modo. Sono inoltre tutte band italiane, ma volendo approfondire questo aspetto provengono tutte dalla stessa città: Torino. Ed è sempre il capoluogo piemontese che ci regala un altro progetto Industrial Metal, Digitalis Purpurea è infatti una one man band che con "Emotional Decompression Chamber" raggiunge quota tre full. Devo ammettere che prima d'ora non avevo mai sentito parlare di questa realtà, eppure il mastermind Pi Greco sembra essersi fatto strada in questi dieci anni di attività, ne è la prova il concerto di supporto ai Das Ich nel 2007. Per chi fosse ancora scettico, consiglio assolutamente l'ascolto di questo lavoro che è la dimostrazione più efficace della validità del progetto.
L'album è basato su un concept definibile come una versione moderna della prima opera di Alejandro Jodorowsky, "Fando Y Lis"; per quanto riguarda il sound, ci troviamo di fronte ad un Industrial Metal che ricorda abbastanza da vicino lo stile del più famoso Marylin Manson. Non pensate però che sia un suo clone, il ragazzo ha una particolare personalità e lo si nota da certe sperimentazioni che rendono l'album vario e più che piacevole: sto parlando delle schitarrate Desert Rock di "The Shedding", delle percussioni elettroniche presenti in tutto il lavoro ma che rendono al meglio in brani come "Magic Cube", dei synth quasi EBM di "Dust Devil" e di altri piccoli particolari come la voce femminile di "Fall Of Rimmel" e "Horror Pleni". Essendo un concept album, il mood del disco segue un andamento che va di pari passo con la storia narrata, è infatti un sound decisamente ritmato agli inizi ma che da "Blear" comincia a divenire malinconico fino ad arrivare alla tragica conclusione con "Venus Eclipse", mantenendo però un certo alone oscuro per tutta la durata.
Un album riuscito sotto tutti i punti di vista, compresa la produzione che rende ogni suono sia perfettamente udibile e quindi permette all'ascoltatore di cogliere tutte le sfumature del disco. Il panorama Industrial Metal italico non è affatto da sottovalutare, oltre alle realtà menzionate in apertura citerei gli Aborym e i Dope Stars Inc. di Victor Love che tra l'altro si è occupato del mixaggio di "Emotional Decompression Chamber"; Digitalis Purpurea è senza dubbio un progetto che porta ancora più in alto la nostra scena, gli amanti del Metal elettronico troveranno pane per i loro denti.
DIGITALIS PURPUREA
New Metal Member
- Nov 21, 2005
- 18
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Review on METALLAND (FRANCE)
http://www.metalland.org/index.php?page=chronique&id=2941
Terrain de jeu particulièrement adapté aux one-man bands, l'Indus se décline à toutes les sauces et après un album des Français d'OBSZÖN GESCHÖPF axé sur le gros son et les patates en pleine gueule, voilà DIGITALIS PURPUREA, artiste Italien qui préfère les sonorités insidieuses qui se nichent au fond de votre esprit pour y faire leur uvre.
Plutôt que de miser sur la rapidité d'exécution, Pi Greco a en effet privilégie l'approche subtile, le contournement à l'affrontement direct. Ses titres sont donc tout droit tirés de la bande son d'un film glauque et noir, véritable road-movie de la lente descente aux enfers d'une bande de barjots drogués et déviants. Emotional Decompression Chamber n'est clairement pas un de ces disques d'Indus que l'on met pour faire vibrer le dance floor, mais plutôt celui que l'on trouve dans les clubs privés nichés au fond d'une cave humide, de ceux qui demandent au bas mot vingt piercings sur la gueule pour pouvoir y accéder. Une heure de samples et d'effets électro donc, rehaussés de grattes pas vraiment à l'honneur mais judicieusement placées et d'un chant plus parlé qu'autre chose, des titres dérangeants qui montent jusqu'à 16 minutes pour vous mettre mail à l'aise.
Si comme moi vous préférez l'Indus barré qui balance à tout va, il va vous falloir faire un effort pour rentrer dans cette deuxième galette (en 10 ans d'existence, on peut dire que le gars prend son temps) mais il serait étonnant que vous le regrettiez tant Pi Greco sait y faire et nous offre un disque de qualité qui ravira les freaks en tout genre.
Le Scribe
01.01.2011
http://www.metalland.org/index.php?page=chronique&id=2941
Terrain de jeu particulièrement adapté aux one-man bands, l'Indus se décline à toutes les sauces et après un album des Français d'OBSZÖN GESCHÖPF axé sur le gros son et les patates en pleine gueule, voilà DIGITALIS PURPUREA, artiste Italien qui préfère les sonorités insidieuses qui se nichent au fond de votre esprit pour y faire leur uvre.
Plutôt que de miser sur la rapidité d'exécution, Pi Greco a en effet privilégie l'approche subtile, le contournement à l'affrontement direct. Ses titres sont donc tout droit tirés de la bande son d'un film glauque et noir, véritable road-movie de la lente descente aux enfers d'une bande de barjots drogués et déviants. Emotional Decompression Chamber n'est clairement pas un de ces disques d'Indus que l'on met pour faire vibrer le dance floor, mais plutôt celui que l'on trouve dans les clubs privés nichés au fond d'une cave humide, de ceux qui demandent au bas mot vingt piercings sur la gueule pour pouvoir y accéder. Une heure de samples et d'effets électro donc, rehaussés de grattes pas vraiment à l'honneur mais judicieusement placées et d'un chant plus parlé qu'autre chose, des titres dérangeants qui montent jusqu'à 16 minutes pour vous mettre mail à l'aise.
Si comme moi vous préférez l'Indus barré qui balance à tout va, il va vous falloir faire un effort pour rentrer dans cette deuxième galette (en 10 ans d'existence, on peut dire que le gars prend son temps) mais il serait étonnant que vous le regrettiez tant Pi Greco sait y faire et nous offre un disque de qualité qui ravira les freaks en tout genre.
Le Scribe
01.01.2011
