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INTERVISTA per METALLO ITALIANO
Siamo in compagnia dei bolognesi RAIN, band veterana che non ha certo bisogno di lunghe presentazioni. Tornano a noi con un nuovo concentrato di energia e tanta voglia di tornare on the road. Dad Is Dead porta con se qualche cambiamento, sentiamo cosa hanno da dirci.
- Allora ragazzi, siamo qui per parlare del vostro nuovo album Dad Is Dead che arriva a distanza di alcuni anni da Headshaker ed esce dopo alcuni importanti assestamenti a livello di line up. Cosa è successo in tutto questo tempo?
(AMOS) Bella Sergio, e un grosso saluto a tutti i lettori di metallo italiano, tra le prime webzine che parlano di metal italiano da un sacco di anni, yeah! Si è passato tanto tempo dalluscita di HEADSHAKER, era il 2003 circa
5 anni sono passati e sono serviti per andare a suonare ovunque ci fosse un palco, ovunque ci fosse un bar, ovunque ci fosse un metallaro cazzo! Ci siamo troppo divertiti e abbiamo vissuto così intensamente la strada, la figa ed il metallo che finalmente siamo riusciti a tornare in studio per registrare il nuovo disco, bhe, meglio tardi che mai, no? 
- Ci volete presentare la nuova formazione?
(AMOS) Siamo sempre io alla chitarra, Gino al basso dal 1984 e Mario alla batteria dal 1992 circa
poi da questanno alla voce abbiamo Francesco IL BIONDO Grandi, da molti già paragonato a BRUCE DICKINSON e DAVID LEE ROTH!!!! Ed alla chitarra solista Marco THE MASTER Rizzi, il primo vero solista nella storia di questa band  fino adesso ci siamo un po dovuti arrangiare ahahah, ma adesso Rizzi è riuscito a dare qualcosa di veramente giusto alle parti di chitarra solista, una cosa che davvero ci è sempre un po mancata. Sono entrambi ragazzi di Bologna come noi del resto e questo rende sempre le cose più facili ed immediate
al solito tortellini e.. ???
- Dad Is Dead porta con se anche qualche novità a livello di sound. Oltre ad una sottile vena stradaiola, mostra in qualche frangente, una inedita faccia melodica come in Rain Are Us e in The Reason. Merito della nuova formazione o cosaltro?
(AMOS) Si anche, ma in particolare merito di una speciale attenzione per la melodia che abbiamo usato in fase di songwrinting, volevamo scrivere delle canzoni belle a prescindere, che ci piacessero fino in fondo che ci convincessero in tutto e per tutto, ci abbiamo investito il tempo necessario ma alla fine il risultato è più che appagante, siamo molto soddisfatti delle nuove canzoni contenute in questo CD e chi lo sta recensendo è del nostro parere ;-) yeah siamo troppo carichi!
- Come è nato il processo di songwriting del nuovo album e come si è sviluppato? Da dove traete ispirazione per comporre?
(AMOS)
di solito dalla birra e dalla figa, che in Fossa (la ns sala prove) non mancano mai ahahah  Diciamo che come scrivevo sopra ci abbiamo messo tutto in questo disco, tutto quello che avevamo, lesperienza di ritorno da un sacco di date, la coesione che cmq abbiamo sempre avuto tra di noi, la voglia di fare anche qualcosa di un po diverso, che potesse davvero piacere a noi in primis e dopo anche a tutti gli altri!
- I primi riscontri sono stati entusiasmanti. A conti fatti, quali sono le vostre prime impressioni? Cambiereste qualcosa di Dad Is Dead?
(AMOS)
cambierei che avrei voluto farlo uscire un po prima ma va bene così, finalmente abbiamo con noi la casa discografica giusta che è distribuita ovunque e ci fa un sacco di pubblicità, altra cosa che i RAIN non hanno mai avuto nella loro storia, quindi va bene così.
- Racchiude qualche significato particolare il titolo Dad Is Dead?
(AMOS) no, nessun significato particolare suona bene in inglese, è facile da ricordare ed è anche un titolo un po mistico, apre la mente allimmaginazione ed alla suggestione, trovo che sia un titolo molto pregno
e poi lironia la fa molto da padrona da sempre nei RAIN
- Nellalbum è presente anche una grande versione di Rain, cover dei The Cult, con due ospiti di eccezione quali Steve Sylvester e Freddy Delirio dei Death SS. Da dove è nata lidea e come è stata questa esperienza? Immagino avrete qualche aneddoto da raccontarci.
(AMOS) Grazie Sergio, sei sempre molto gentile grazie davvero
sono molto contento che ti sia piaciuta questa cosa, non avevamo mai registrato una cover in un ns disco e abbiamo fatto anche questo stavolta ahahah e ci siamo divertiti un casino, STEVE è un grande, si è innamorato subito del ns progetto e ha cantato da DIO!!! È una persona squisita e soprattutto un grande artista e si sente tutto! Yeah! Eravamo a suonare con loro ad un grosso festival giù a Caserta la scorsa estate (S-HAMMER FEST) quando il ns agente il BENNY la butta li e dice ma perché non fate RAIN dei THE CULT?? Mah subito rimaniamo un po così poi ne parlo con STEVE al quale il pezzo è sempre piaciuto ed allora belli carichi abbiamo provato a registrala e veniva proprio bene così labbiamo messa nel disco, yeah!
- La vostra label Aural Music è unetichetta atipica per il vostro genere essendo orientata maggiormente verso il genere estremo. Quali vantaggi vi offre e come vi trovate?
(AMOS) come dicevo sopra ci supporta alla grande con la pubblicità e la promozione, poi è distribuita bene ovunque da grandi professionisti (AUDIOGLOBE ITALIA, SPV GERMANIA, FIREBOX FINLANDIA), non la cambierei mai con nessuno, poi è a soli 15km da casa mia e ci troviamo spesso con i ragazzi di AURAL per mangiare, bere e dire grandi cazzate, cosa cè di più bello???.......uhm, si forse una cosa cè.. LA FIGA ahaha!!!
- Avete già dato il via alla vostra massiccia attività live e siete reduci da un recente mini tour in terra finlandese. Come è andata e quali differenze avete riscontrato a livello di strutture organizzative e a livello di pubblico rispetto allItalia?
(IL BIONDO) sebbene non fosse il miglior periodo dellanno per andarci (cera mezzo metro di neve), in termini di affluenza di pubblico è stata unesperienza indimenticabile, innanzitutto è incredibile la rapidità e la professionalità in generale dei tecnici a nostra disposizione, a livello di pubblico la differenza sostanziale è che loro masticano molto più rock n roll, in ogni locale ed in molto più svariate situazioni. Di conseguenza il feedback che trasmettono al rocker on stage è proprio sincero e terribilmente appagante
ovviamente senza nulla togliere alla nostra meravigliosa crew!!!! AHAHAH!!
- Avete ormai un grosso fan club, la RAIN CREW, che conta un consistente numero di iscritti in tutta Italia in costante aumento. Diverse sono le vostre iniziative e la più bella credo sia quella del raduno annuale dove il divertimento è davvero assicurato. Poche sono le band che possono contare su un seguito organizzato in maniera così scrupolosa e professionale. Descrivete in cosa consiste questa simpatica ciurma che voi chiamate la nostra gente (e a cui avete dedicato uno dei vostri cavalli di battaglia Only For The Rain Crew).
(AMOS) si è troppo vero, tutti ci invidiano la nostra crew e il ns fans club. Ci divertiamo sempre troppo insieme, non so perché ma è così, siamo inarrestabili, ad ogni concerto si unisce sempre più gente, le 2 RAINCREW CONVENTIONS sono andate benissimo, ma a proposito le avete viste le foto di MISS RAINCREW sul ns sito? Yeah:
www.raincrew.com dateci un occhio e capirete perché i RAIN hanno del seguito ahahah  Un merito particolare va tributato a Cristian ISE Iseppato che coordina il fans club e tutte le iniziative collegate come merchandising e bazze varie, senza di lui la RAINCREW non esisterebbe, grazie ISE, grazie EDO, grazie a tutti i ns amici che ci danno sempre una mano per tornare a casa a testa alta. Siamo più che fratelli, yeah!
-Quando avremo il piacere di vedere sugli scaffali un dvd dei Rain?
(AMOS) bella storia, io a casa mia già ne ho uno che mi ha fatto un amico di Trento, lo conosci?? Ahahah yeah! Si per la verità stiamo registrando proprio in questi mesi 3 video nuovi per finire il DVD antologico in cui viene riportata un po tutta la storia degli ultimi anni di vita dei RAIN, direi che adesso dobbiamo ancora decidere con letichetta ma di per certo entro fine anno lo daremo alle stampe.
- Durante la vostra lunga esperienza on the road avete avuto la possibilità e lonore di condividere il palco con molti artisti di fama internazionale. Con chi vi siete trovati meglio a livello professionale e umano?
(AMOS) a livello umano, degli stranieri, direi PAUL DIANNO un mito in tutto, cazzo si beve ogni sera una boccia di Josè Quervo ed è troppo carico e da balotta come noi. Poi per me è una cosa particolare anche perché gli IRON MAIDEN da bambino erano la mia band del cuore e conoscere il primo cantante dei miei miti è stato bellissimo!!
- Rispetto agli anni 80 la scena è decisamente cambiata, merito di internet e delle moderne tecnologie a disposizione. Secondo voi cosa manca ancora alle band italiane per fare il salto di qualità?
(IL BIONDO) La giusta mentalità di un pubblico (a livello di massa) che sappia ascoltare musica, che non si soffermi solo ed esclusivamente allascolto del motivo dimpatto, così che le qualità all ascolto di un brano, o di un disco, o di un concerto, abbiano modo di essere più facilmente apprezzate. Questo manca
Abbiamo potuto toccare con mano il differente atteggiamento del pubblico finlandese ad esempio, basta solo farsi un giro in un qualsiasi music store di Helsinki, e notare che la pubblicità del disco della Spears non ha un posto di rilievo in uno scaffale quanto lultimo disco dei Mechouga ad esempio
E questo in Italia non può ancora verificarsi.
- Quali consigli volete dare alle giovani band intenzionate a fare le cose serie?
(AMOS) posso solo dire di non smettere mai di volersi bene e di fare musica divertendosi e per passare del tempo insieme a fare la cosa che piace a tutti
essere troppo seri non paga e rompe le palle e si finisce in depressione. Penso che ci voglia del culo, e le palle per andare avanti sempre ma se non ti diverti poi diventi pazzo e questo non va bene. Nella vita le cose importanti sono altre, su tutte la salute e la famiglia, non dimentichiamolo mai.
-Webzines e carta stampata. Se con le prime si può avere tutto in tempo reale, il fascino di avere tra le mani una rivista ufficiale resta per me insostituibile. Qual è la vostra opinione in merito?
(IL BIONDO) Sono sicuramente del tuo stesso parere in quanto ho sempre letto riviste musicali o biografie dei miei mostri sacri, su supporti cartacei prima del boom della rete in larga scala, ed avrei timore nellascoltare la risposta di un sedicenne alla stessa domanda che mi stai facendo tu ora!!!! Eh eh eh!! Cmq ho buoni motivi per non essere poi così pessimista, intendo dire: ho 25 anni ed appartengo ad una generazione in cui il supporto musicale prediletto è il cd, ebbene attorno a me vedo parecchi miei coetanei, amatori del rock n roll che adorano il suono del vinile più di qualsiasi altro supporto audio, non solo per un fatto di ascolto ma anche per un discorso di bellezza del supporto fine a se stessa
Un vinile è più carico a livello emozionale di un cd. Ha più fascino
allo stesso modo leggere una rivista dà un calore molto maggiore rispetto a quello di un click e di unimmagine su un monitor.
- Dateci una definizione di heavy metal.
(IL BIONDO) E il frutto della mutazione da un evoluto hard rock classico fine 70s (Rainbow, Deep Purple, Whitesnake
), suonato in una chiave più moderna, con larrivo di sconvolgenti innovazioni tecnologiche su suoni e su tecniche strumentistiche, sopratutto quelle in campo chitarristico (shreed).
(AMOS) per me HM=figa più rock n roll!
- Diteci il disco che ha cambiato la vostra vita?
(IL BIONDO) Let it bleed Rolling degli Stones.
(AMOS) The Razors Edge, AC-DC.
-A voi la chiusura dellintervista. Cosa volete dire ai lettori di Metallo Italiano?
(AMOS) Vorrei salutare tutti i lettori, ringraziare davvero tanto questa webzine che ha sempre supportato fino dallinizio i RAIN, sempre e comunque grazie a voi, vi voglio vedere sempre più spesso in giro per concerti a fare casino cazzo, il metallo è sulle strade non è solo dietro a un PC.
Bella Sergio grazie, come sempre, sei il NUMERO 1
Un grosso ringraziamento per la vostra disponibilità e simpatia da parte di tutta la redazione ed un arrivederci sotto al palco ad un vostro concerto.
Intervista a cura di Sergio Nardelli