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Anche i duri hanno un cuore...
Chi si nascondono dietro i Carinou, nuovo progetto sotto la visione della sub-label della nostrana Code666? Dunque? Il Soderlind già conosciuto ampiamente con i marziali Puissance (senza contare la sua militanza in altri gruppi minori anche metal), Maggie Elving già all'opera come cantante pop per The Ark e Sofie Svensson. Insomma le zuccherose musiche di impronta pop da una parte e le minacciose trame mimetiche dall'altra. Due background decisamente differenti hanno creato un CD che la press-list della Code666 definisce Negative Metal? Chissà se esisterà il Positive Metal, ma questa etichetta pessimistica è sicuramente riconducibile ad una certa tristezza che prevale su tutta la durata di "Bound", uno stato d'animo che porta l'ascoltatore metal ha un periodo (a volte indispensabile? e non dico purtroppo) di seria riflessione su tutto e niente. Il debutto di questa nuova formazione svedese scava le sue coordinate sonore su certo metal zona Tiamat/Paradise Lost, chitarre pesanti e curatissime, dosate anche da intelligenti innesti di morbida elettronica. I riferimenti alle bands suddette vanno comunque presi con le pinze, il CD è molto più ricco di sfumature e la sua leggerezza non deve trarre in inganno, si tratta sempre di un lavoro eseguito con il massimo della professionalità. L'iniziale "Vivid" spinge subito l'accelleratore sull'energia sonora con dure schitarrate scandite da un coro melodico, mentre in Whore la stessa attitudine assume un carattere più gotico e grigio. Bellissima Alone, da gustare nell'umidità di una vaporosa pioggia autunnale. Mistress ha un intro sormontata da tastiere aliene, spezzate da riff e da inserti sonori non banali e sul finire abbiamo una curiosa ?Chris?, song che sembra presa in prestito da certa dance tipicamente eighties, soprattutto nella parte vocale. Visti i curriculum dei partecipanti ero ben curioso di ascoltare questo scontro tra mondi diversi, tirando le somme nessuna personalità prevale sull'altra ma Bound assume una propria identità, un proprio valore a prescindere dai suoi creatori o meglio dalle loro fedine penali. Per metalheads che vogliono un tocco diverso?
Code 666 (31/3/04)
3.5/5
Anche i duri hanno un cuore...
Chi si nascondono dietro i Carinou, nuovo progetto sotto la visione della sub-label della nostrana Code666? Dunque? Il Soderlind già conosciuto ampiamente con i marziali Puissance (senza contare la sua militanza in altri gruppi minori anche metal), Maggie Elving già all'opera come cantante pop per The Ark e Sofie Svensson. Insomma le zuccherose musiche di impronta pop da una parte e le minacciose trame mimetiche dall'altra. Due background decisamente differenti hanno creato un CD che la press-list della Code666 definisce Negative Metal? Chissà se esisterà il Positive Metal, ma questa etichetta pessimistica è sicuramente riconducibile ad una certa tristezza che prevale su tutta la durata di "Bound", uno stato d'animo che porta l'ascoltatore metal ha un periodo (a volte indispensabile? e non dico purtroppo) di seria riflessione su tutto e niente. Il debutto di questa nuova formazione svedese scava le sue coordinate sonore su certo metal zona Tiamat/Paradise Lost, chitarre pesanti e curatissime, dosate anche da intelligenti innesti di morbida elettronica. I riferimenti alle bands suddette vanno comunque presi con le pinze, il CD è molto più ricco di sfumature e la sua leggerezza non deve trarre in inganno, si tratta sempre di un lavoro eseguito con il massimo della professionalità. L'iniziale "Vivid" spinge subito l'accelleratore sull'energia sonora con dure schitarrate scandite da un coro melodico, mentre in Whore la stessa attitudine assume un carattere più gotico e grigio. Bellissima Alone, da gustare nell'umidità di una vaporosa pioggia autunnale. Mistress ha un intro sormontata da tastiere aliene, spezzate da riff e da inserti sonori non banali e sul finire abbiamo una curiosa ?Chris?, song che sembra presa in prestito da certa dance tipicamente eighties, soprattutto nella parte vocale. Visti i curriculum dei partecipanti ero ben curioso di ascoltare questo scontro tra mondi diversi, tirando le somme nessuna personalità prevale sull'altra ma Bound assume una propria identità, un proprio valore a prescindere dai suoi creatori o meglio dalle loro fedine penali. Per metalheads che vogliono un tocco diverso?
Code 666 (31/3/04)
3.5/5