Emi
underdog
preview from www.movimenta.it , one of the biggest "Alternative" webzines in italy:
"È bastata the passage, open-track x farmi sobbalzare sulla sedia incredulo a quello che le mie orecchie stavano sentendo.Ma andiamo con calma. Gli ephel duath si distaccano completamente, dalle sonorità del loro primo album, infatti se con phormula, che li aveva fatti notare e poi messi sotto contratto con la earache, si cimentavano in un black metal sinfonico e dal sapore avantgarde, ora con questo "the painter palette" le sonorità sono completamente cambiate.
Questo cambio stilistico è soprattutto dovuto a una formazione completamente stravolta, l'unico membro rimasto è Davide alle chitarre, con un background
musicale bizzarro e soprattutto al di fuori delle sonorità metal. Le sonorità degli ephel duath potrebbero ricordare quelle dei Candira meno
fissati con il crossover e ancor più jazzati o dei Cynic in nero, ovvero dalle atmosfere oscure, oppressive e claustrofobiche riuscendo a fare proprio il discorso lasciato aperto con focus dimostrando di essere i
migliori eredi ascoltati fino ad ora.
Inserti jazz, le doppie voci in contrapposizione su una sezione ritmica mai uguale e imprevedibile, una tromba che nelle sue apparizioni da un ottimo
contributo al disco, una chitarra incontrollabile, scoordinata dal sapore progressive, un pò alla Robert Fripp per intenderci, e qualche inserto elettronico che non guasta mai.
The painter palettes è l'ennesimo gioiellino italiano e che andrebbe ascoltato solo per l'originalità e il coraggio che lo distingue dalla massa."
"È bastata the passage, open-track x farmi sobbalzare sulla sedia incredulo a quello che le mie orecchie stavano sentendo.Ma andiamo con calma. Gli ephel duath si distaccano completamente, dalle sonorità del loro primo album, infatti se con phormula, che li aveva fatti notare e poi messi sotto contratto con la earache, si cimentavano in un black metal sinfonico e dal sapore avantgarde, ora con questo "the painter palette" le sonorità sono completamente cambiate.
Questo cambio stilistico è soprattutto dovuto a una formazione completamente stravolta, l'unico membro rimasto è Davide alle chitarre, con un background
musicale bizzarro e soprattutto al di fuori delle sonorità metal. Le sonorità degli ephel duath potrebbero ricordare quelle dei Candira meno
fissati con il crossover e ancor più jazzati o dei Cynic in nero, ovvero dalle atmosfere oscure, oppressive e claustrofobiche riuscendo a fare proprio il discorso lasciato aperto con focus dimostrando di essere i
migliori eredi ascoltati fino ad ora.
Inserti jazz, le doppie voci in contrapposizione su una sezione ritmica mai uguale e imprevedibile, una tromba che nelle sue apparizioni da un ottimo
contributo al disco, una chitarra incontrollabile, scoordinata dal sapore progressive, un pò alla Robert Fripp per intenderci, e qualche inserto elettronico che non guasta mai.
The painter palettes è l'ennesimo gioiellino italiano e che andrebbe ascoltato solo per l'originalità e il coraggio che lo distingue dalla massa."